“Decine di attività ricettive, centinaia di addetti del settore e dell’indotto e dell’intero comprensorio che nel passato ha fatto registrare oltre duecentomila presenze annue e che oggi”, riferisce una nota di Federalberghi, “a seguito del blocco permanente degli impianti termali, è praticamente al palo con conseguenze economiche ed occupazionali fortemente preoccupanti e che richiede e merita da parte del Sistema Istituzionale (Comune, Regione, Provincia, Prefettura…) un immediato intervento a tutela dei legittimi interessi di una così importante Comunità delle Aree Interne della nostra Regione”.
Nel corso dell’incontro, gli operatori del settore hanno rappresentato ai vertici di Federalberghi Confcommercio Abruzzo, le loro difficoltà e le tantissime preoccupazioni sull’attuale emergenza e sulle prospettive future che, allo stato, appaiono davvero problematiche. “A tale proposito”, riferisce ancora l’associazione datoriale, “si è concordemente addivenuti alla decisione di promuovere nei prossimi giorni, un incontro pubblico nella sala consiliare del Comune di Caramanico al quale invitare tutti gli attori istituzionali e le parti sociali, per definire una strategia di iniziative da porre con immediatezza in campo a partire dal necessario rinvio dei pagamenti commerciali, fiscali e previdenziali a seguito dello stati di crisi (che dovrà essere dichiarato dalla Regione) che di fatto impedisce alle imprese di adempiere con regolarità agli impegni finanziari per causa di forza maggiore”.
All’incontro pubblico saranno invitati a partecipare il Prefetto di Pescara, l’assessore regionale alle Attività Produttive ed al Turismo, oltre che l’amministrazione Comunale di Caramanico e tutti i rappresentanti della parti sociali abruzzesi (sindacati, associazioni di categoria e di professionisti…), tutti gli imprenditori del settore turistico e dell’indotto del comprensorio territoriale nell’insieme coinvolti dalla grave e perdurante crisi.