Pescara. L’amministrazione comunale di Pescara esulta per il dietrofront del Governo sulla sospensione dei fondi del Bando per le periferie.
La notizia è giunta dall’Associazione nazionale Comuni Italiani, che si era mobilitata per salvare dalla sospensione i 2,1 miliardi di risorse del bando della presidenza del Consiglio Renzi-Gentiloni a sostegno della riqualificazione dei quartieri periferici di oltre 95 città, fra capoluoghi e città metropolitan : nel pomeriggio i Comuni hanno trovato un’intesa sui fondi, ratificata nella conferenza unificata al ministero per gli Affari regionali., e l’accordo sarà recepito in legge di bilancio.
“Si tratta ora di incassare la vittoria, tenendo altissima la guardia sulla riattivazione dei fondi, perché i progetti sono pronti a partire e perché in questi giorni contiamo più di un tentativo ulteriore di togliere risorse già assegnate alle città e alle regioni, come succede per i fondi del Masterplan”, commentano il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore alle Periferie Giacomo Cuzzi.
All’Anci ora la palla diplomatica per accelerare i tempi, “i fondi per gli investimenti sono gli stessi che ci sono sempre stati, assicura il presidente dell’Anci Antonio Decaro e ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute”, aggiunge il sindaco, “nNon dobbiamo tutelare solo la cifra che per noi è pari a 18 milioni di euro, ma il meccanismo che sta alla base per piano: i progetti sono stati premiati perché incentivano la collaborazione fra pubblico e privato, triplicando investimenti ed economie. Dietro il bando c’è il sistema Italia, ci sono 2,1 miliardi di euro in ballo, che riguardano 25 milioni di persone, il 40 per cento del Paese che non può restare sospeso”.
“A Pescara significa la rinascita di zone come Fontanelle, Zanni, Borgo Marino Sud, la Madonna del Fuoco, la realizzazione di opere che vanno dalle abitazioni per persone disabili nei pianiterra dei palazzi di via Caduti per Servizio, alle piazze fra quei palazzi, la Strada Pendolo, Piazza Caduti del Mare. Ora attiveremo gli uffici per fare partire i progetti già pronti per l’appalto”, conclude Cuzzi.