È una vicenda che ha quasi dell’incredibile. Un giovane viene prima fermato e poi condannato per una presunta violenza. Ma in aula succede qualcosa di clamoroso
Un episodio che ha fatto il giro della regione e che, nonostante la condanna, ancora oggi ha diversi punti da chiarire. La vicenda risale al 2021, ma è ritornata sulle pagine di cronaca nelle ultime ore a causa della condanna nei confronti di un ragazzo (all’epoca ventenne).

L’accusa contestata al giovane è quella di atti sessuali con una minorenne. Questo ha portato a non accettare gli otto anni richiesti dal pubblico ministero (che in un primo momento aveva ipotizzato il reato di violenza sessuale aggravata), ma a dare una pena di quattro anni di reclusione. Ma si tratta, come spiegato in precedenza, di una vicenda che ha ancora diverse capitoli da scrivere visto che in aula è successo davvero un qualcosa di clamoroso.
Condannato per violenza, ma lui nega tutto
Il giovane continua a respingere tutte le accuse contestate. Nonostante ci siano delle prove, l’imputato ha sempre smentito qualsiasi rapporto con la ragazzina (nipote della compagna di quei tempi). Una versione che, almeno fino ad oggi, non ha assolutamente convinto i giudici tanto che si è arrivati ad una condanna a quattro anni.
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Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il tutto risalirebbe al 2021. Il giovane avrebbe prima avuto un rapporto non consenziente con la minorenne e poi tra i due sarebbe nata una relazione tanto che la 13enne è rimasta incinta circa un anno dopo. Una storia che ha fatto scoppiare un vero putiferio in famiglia con la vittima finita in casa famiglia insieme al figlio.

L’imputato, comunque, non ha mai confermato quanto successo e ribadendo che il bambino non è suo. Una versione che non ha convinto gli inquirenti e i giudici visto che ci ci sono messaggi e, soprattutto, la vittima avrebbe confessato il rapporto con il compagno della zia. Da qui la decisione di richiedere il rinvio a giudizio e arrivare ad una condanna di secondo grado.
La vicenda non è finita qui
Naturalmente la vicenda, almeno dal punto di vista processuale, non è finita qui. Si parla, infatti, della possibilità di un ricorso in appello da parte della difesa del giovane. L’imputato in più di un’occasione ha respinto le accuse ed ora proverà nelle prossime settimane a ribaltare la sentenza di primo grado.