Pescara. Una giornata di dibattiti, incontri scientifici, musica, arte, per discutere sul futuro dell’area di risulta di Pescara.
E’ quella organizzata per il 29 ottobre, nel circolo Dopolavoro Ferroviario, proprio nei pressi dell’ex stazione, dalla sezione cittadina di Italia Nostra.
L’iniziativa fa seguito a un’appello, sottoscritto da decine di associazioni, personalità accademiche e culturali, artisti e musicisti, per “pensare al futuro con uno sguardo alla storia di quel luogo così maltrattato negli ultimi trent’anni”, e per “dire forte che quel luogo è il luogo di una rinascita verde della città”.
“La città di Pescara in questo momento si trova a un bivio: un’area dismessa estesa di 13 ettari, gli ex piazzali ferroviari in pieno centro,sta aspettando da 30 anni di diventare un grande parco, un polmone verde per tutto il centro cittadino”, afferma in una nota Italia Nostra Pescara, che prosegue: “Ma ora Regione Abruzzo e Comune di Pescara hanno deciso di costruire proprio in quest’area il palazzo degli uffici regionali, alti silos per i parcheggi, cemento, altri palazzi. Si tratterebbe di un intervento di grande impatto ambientale, attrattore di traffico in una zona già caotica, un danno enorme alla città”.
Tra gli artisti che hanno aderito all’appello e si esibiranno nella giornata del 29 ottobre, ci saranno Nduccio, i 99 Cosse, Domenico Imperato, Miriam Ricordi e i The American Folk Tellers a chiudere alle 20.00 la giornata (con Walter Caratelli alle percussioni).
La mattina verrà aperta con le note gioiose dei Ragazzi del Mibe, giovani leve della musica che parteciperanno all’apertura degli incontri. Durante la giornata gli attori del Florian Metateatro racconteranno le parole della Natura, sotto aspetti diversi, politici, e filosofici.
Tre i talk di approfondimento previsti, che affronteranno temi cruciali per la crescita della città, con architetti, storici, esperti d’ambiente, biologi, esperti in mobilità sostenibile: alle ore 11.30 “Un luogo della storia, una risorsa per la città” dialoghi sulla storia e sul ruolo dell’area nel tempo e nell’attualità con testimoni e studiosi; alle 16.00 “Le aree di risulta per la resilienza ai cambiamenti climatici e per il benessere urbano”; alle 17.00 “Spazio pubblico e nuove centralità: per una città attrattiva ed accogliente”.