Pescara. Ancora proteste per la cura del verde pubblico a Pescara: il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara stigmatizza fermamente, in una nota, l’Ordine provinciale degli Agronomi che “promuove a pieni voti il discutibile operato del comune in merito agli abbattimenti di alberi e altri interventi che stanno sconvolgendo il paesaggio verde urbano”.
Il riferimento è a quanto accaduto tra viale Kennedy, via Regina Elena, via Mezzanotte e il sottopasso di Via Paolucci. A giudizio del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, “l’operato comunale è ampiamente criticabile per le pratiche distruttive, le sostituzioni di essenze autoctone con specie esotiche, le potature discutibili e le interferenze devastanti il patrimonio arboreo comune nella esecuzione di opere pubbliche”.
Secondo le associazioni, il neo-nominato consulente del Comune e attuale Delegato per il Verde Urbano, le Foreste e i Sistemi Montani dell’ordine, l’agronomo Matteo Colarossi, sarebbe “intervenuto a spada tratta a sostegno dell’operato dell’amministrazione comunale sul patrimonio arboreo cittadino”. “E’ singolare che un consulente del Comune invece di parlare a proprio nome, parli come rappresentante dell’Ordine degli agronomi per dare autorevolezza al suo contestabile parere”.
Alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’Ordine, il Comitato risponde che “il piano di sostituzioni delle alberature in Pescara non rispetta i valori stessi della nostra comunità; assistiamo a un impoverimento dei servizi ecosistemici portati dalle grandi alberature, a scelte errate nella gestione del territorio e a continui tentativi di cementificare vari parchi cittadini. La crociata contro gli alberi di Pino, essenza storicamente identitaria del paesaggio pescarese, è significativa di questa dannosa linea che cambierà irreversibilmente l’ambiente urbano tradendo il nostro passato. Parlare semplicisticamente di sostituzioni delle alberature denota una mancanza della visione ecologica delle funzioni degli alberi”.
“Come mai i rappresentanti degli agronomi non hanno mai detto nulla pubblicamente sulle potature fuori stagione, sulle capitozzature, sulle palme messe a dimora a ridosso della Pineta e su altre discutibilissime scelte? E spiace dover constatare che nessun loro intervento si sia registrato neanche a difesa di preziose aree verdi, come il Parco 8 marzo, il Parco di Via della Fornace Bizzarri e gli orti urbani di via Santina Campana, tutti beni comuni importanti per l’intera comunità dei cittadini”, conclude il comitato.