“Adesso – sottolinea il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco– è l’ora dei fatti. Bene il prolungamento della pista, ma non basta. Sì al collegamento con New York, ma non subito: esistono, infatti, collegamenti con altri Paesi che possono rappresentare fonti di reddito più consistenti per l’Abruzzo”.
Proprio sulle possibili destinazioni si sofferma il presidente della categoria Commercio di Confartigianato Abruzzo, Massimiliano Pisani: “Come abbiamo chiesto più volte – dice – è auspicabile un incremento delle rotte esistenti con voli a medio e lungo raggio con città extraeuropee. Si pensi, ad esempio, alla Russia. La cancellazione del volo per Mosca, tre anni fa, deve servire da esperienza per non ripetere gli errori del passato. In Russia, grazie ai vari accordi bilaterali, c’è un bacino turistico estremamente ricco che potrebbe essere interessato all’Abruzzo”.
Un incremento dei collegamenti, secondo Pisani, avrebbe effetti positivi non solo sul turismo: “Il nostro aeroporto – osserva – è determinante per mettere fine alla discesa dell’export verso i paesi russi. Solo nel triennio 2013-2016, infatti, abbiamo registrato un calo del 69,7% con una perdita di 229 milioni di euro”.
“Invitiamo il nuovo presidente della Saga a collaborare con noi nell’organizzazione di incontri a tema, non solo con i tour operator, ma con aziende estere interessate ad acquistare o a produrre in Abruzzo. Lo scalo di Pescara – concludono Di Tecco e Pisani – rappresenta il biglietto da visita e la vera porta d’ingresso della nostra regione. Proprio per questo deve essere potenziato, sia dal punto di vista strutturale, sia nei collegamenti con il centro di Pescara e con altre aree dell’Abruzzo, a partire dalle località sciistiche e da quelle costiere più distanti”.