Pescara. C’era anche il mercatino etnico tra gli obiettivi del gruppo terroristico di estrema destra sgominato oggi dai Ros. Tra le intercettazioni delle telefonate tra i componenti di Avanguardia Ordinovista spuntano anche le intenzioni di far esplodere le bancarelle gestite per lo più da nordafricani.
Neri contro “negri”: i terroristi si scagliavano contro l’immigrazione africana diffusa tra Pescara e Montesilvano, strizzando anche l’occhio alla Lega Nord. Riferendosi al mercatino situato di fronte alla stazione centrale, il capo del gruppo Stefano Manni in una telefonata a Agnese Tiziana Mori dice: “Li’ c’e’ un mercato esclusivamente loro e uno va li’ alle 7.30 gira per le bancarelle, si misura qualche maglione, lascia la borsa e se ne va…e poi che Dio li abbia in gloria. Chiaramente uno ci va travisato”, prosegue Manni, “ci va come ci deve andare e poi vi spiego come, quello ve lo spiego io, quello e’ l’ultimo dei pensieri e dei problemi pero’ e’ di facilissima attuazione”. “Si si’ – replica la donna – non e’ cosi’ complicato, si puo’ fare, con le dovute cautele si puo’ fare”.
Precedentemente, sempre parlando con Tiziana, Manni le aveva detto che a Montesilvano, città dove il leader terrorista risiede e dove l’organizzazione eversiva aveva la sua base principale, “non c’e’ uno spazio di 20 centimetri dove il balneatore possa passare per andare in acqua, c’e’ una barricata di negri che vendono di tutto”. Tiziana ribatte: “non ho parole”. E ancora Manni: “Questi evadono il fisco, colpiscono i commercianti italiani…ma siccome ci risiamo su queste cose ci mangia la camorra, ci mangia la ‘ndrangheta, ci mangia il politico. Io mi sono rotto i coglioni”. “Anche io” replica la donna e il capo conclude: “Io non voglio dire che la Lega abbia ragione ma su tante cose dice la verita’…”.