Pescara. Rapina in via san Comizio, a Pescara, dove una coppia di anziani e una amica di famiglia sono finiti nel mirino di quattro persone armate di pistola, verosimilmente straniere, che li hanno attesi sotto casa e una volta dentro li hanno malmenati e legati.
E’ solo una prima ricostruzione della polizia, arrivata sul posto con il dirigente della squadra volante, Dante Cosentino. Pare che i quattro abbiano raggiunto le loro vittime sorprendendoli alle spalle, sotto casa della coppia, una villetta, e siano entrati in azione nel momento in cui e’ stato disattivato l’allarme.
Sono entrati nell’abitazione e hanno legato le due donne a una sedia, costringendo il capofamiglia, l’ex direttore dell’aeroporto di Pescara Gianfranco Stromei, a raggiungere il piano superiore per fargli aprire la cassaforte, praticamente vuota. Hanno fatto razzia di altri oggetti e prima di andare via hanno chiuso i tre in bagno. Solo dopo diversi minuti e’ stato lanciato l’allarme. Sul posto anche il 118 che si e’ occupato dei feriti.
ARMATI, VIOLENTI E PREPARATI
Sono stati particolarmente violenti i quattro uomini che ieri sera hanno messo a segno la rapina in casa Stromei. Hanno picchiato il proprietario, il 71 ex direttore dell’aeroporto di Pescara, e la moglie 76enne mentre stavano rincasando accompagnati da un’amica di famiglia di 42 anni, e hanno fatto man bassa degli oggetti di valore racimolati nell’alloggio, anche se hanno trovato la cassaforte praticamente vuota. In base alla ricostruzione della Squadra Mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, che si sta occupando delle indagini e sta visionando le immagini delle numerose telecamere che circondano l’alloggio, i quattro hanno studiato bene il piano. Si sono presentati con il volto coperto e i guanti e hanno atteso che venisse disattivato il sistema di allarme. Come prima cosa hanno preso degli oggetti di valore che il proprietario conservava in un cassetto ma non si sono accontentati e hanno minacciato e picchiato le vittime, volendo altro. Hanno chiesto di raggiungere la cassaforte e quando hanno visto che non c’era quasi niente, hanno chiuso i tre in bagno e hanno cominciato a rovistare.
La banda, che aveva un accento dell’est Europa ed era armata di due pistole e un cacciavite, prima di allontanarsi ha preso una telecamera installata in casa, risultata poi essere finta. La polizia sta studiando anche le immagini riprese dalle telecamere della zona di via Doria per intercettare il mezzo usato dai ladri. Si sta cercando di capire, tra l’altro, se ci sono collegamenti con altri colpi avvenuti in zona di recente e per questo gli investigatori sono in contatto con le forze dell’ordine del territorio.
I proprietari di casa, che sono stati dimessi dall’ospedale, hanno riportato rispettivamente 30 giorni di prognosi lei, per la frattura delle ossa nasali, e 15 lui, per un trauma cranico. Prognosi di sette giorni per l’amica di famiglia. Il bottino non e’ stato ancora quantificato. In casa, a quanto pare, non c’era molto, a seguito di un furto avvenuto questa estate.