E’ l’edizione abruzzese del quotidiano Il Messaggero a riportare la denuncia della famiglia di una paziente che, come si legge in un articolo odierno “staziona nel reparto di emergenza dell’ospedale di Pescara da tre giorni aspettando di essere presa in carico”.
Si tratta di una 83enne che avrebbe fatto accesso nel reparto sabato pomeriggio richiedendo l’aspirazione di liquido pleurico a causa di un tumore ai polmoni diagnosticatole 3 mesi fa, per il quale si sta sottoponendo a cure domiciliari.
“Sabato non abbiamo potuto fare a meno di ricorrere al Pronto Soccorso perché il versamento di liquido stava creando gravi problemi respiratori che perdurano poichè finora nulla è stato fatto”, ha spiegato ieri la figlia a Il Messaggero, “In queste lunghe ore passate in corsia, non ho visto un medico fino a stamattina quando ho finalmente potuto parlare con un chirurgo che non ha saputo dirmi quando mia madre potrà essere operata. Si tratta di un intervento relativamente semplice, da svolgere in sedazione. Il problema è che mancano i sanitari e, così come mia madre aspetta il suo turno, tanti altri pazienti sperano nelle attenzioni di un medico. Saranno settanta o ottanta attualmente, alloggiati in letti di fortuna, divisi da paraventi, sui corridoi”.
Cause imputate alla mancanza di personale medico-sanitario. La figlia della signora Filomena si sarebbe anche rivolta alla direzione sanitaria, senza essere stata ricevuta dal management Asl: “Io voglio evitare che a mamma accada il peggio ma la mia voce vuole essere anche quella di altri pazienti che rischiano la vita, abbandonati per ore in un corridoio senza ricevere cure”, conclude la donna.