Pescara, gli infermieri abruzzesi protestano per precariato e violenze

Pescara. Una rappresentanza di aderenti al sindacato degli infermieri Nursing-Up questa mattina a Pescara ha manifestato sotto alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità per chiedere la stabilizzazione dei precari, nuove assunzioni e maggiore sicurezza sui posti di lavoro.

“Siamo venuti qui a chiedere – ha detto Patrizia Bianchi referente regionale del sindacato Nursing up – più assunzioni perché le carenze in pianta organica sono sempre più evidenti. Mancano in Abruzzo circa 1.700 infermieri e di conseguenza con l’istituto della stabilizzazione e con la reinternalizzazione dei servizi molto probabilmente potremmo riuscire a venire a capo di questa situazione anche perché siamo alla fine dell’emergenza ma proprio in questo momento di riapertura si stanno registrando diversi contagi con la variante Omicron molto e per questo occorre avere più infermieri per dare una assistenza ancora più di qualità. E poi il problema della violenza nei posti di lavoro e soprattutto nei pronto soccorso. L’altro ieri l’ultimo episodio di violenza in un presidio sanitario. La gente dopo due anni di pandemia e con le liste di attesa è sempre più impaziente e spesso poi accadono questi episodi”.

Una delegazione dei manifestanti è stata poi ricevuta dall’assessore Nicoletta Verì. “L’assessore – ha detto ancora la delegata del Nursing up ci ha ricevuto e ha recepito le nostre richieste e ci garantito che con le Università ci sarà una ulteriore collaborazione per formare più personale, garantendoci di farsi carico di una maggiore sicurezza sui posti di lavoro”.

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