Spoltore. “Mi sembra che il dibattito sulla Nuova Pescara stia andando nella direzione giusta”. Così il presidente del consiglio comunale di Spoltore Lucio Matricciani sottolinea le considerazioni del senatore Luciano D’Alfonso e del presidente della Provincia di Pescara, nonché sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, sulla fusione dei 3 comuni pescaresi.
“D’Alfonso ha perfettamente ragione quando dice che non è importante la data di arrivo, ma piuttosto iniziare a lavorare”, afferma Matricciani, “Siamo partiti male iniziando da un referendum che personalmente ho sempre considerato un errore, e non solo perché ha visto vincere i sì alla fusione: abbiamo chiesto ai cittadini di votare seguendo un sentimento, l’idea di appartenere a un’unica città, mentre bisognava chiedere loro un parere su un progetto concreto. Per questo motivo non bisogna vedere il rinvio al 2027 come una sconfitta della politica, anche perché nulla impedirebbe di anticipare quella scadenza nel caso in cui ci dovessero essere le condizioni”.
C’è soddisfazione poi per la questione delle risorse economiche: “Le norme attuali prevedono trasferimenti extra per un massimo di due milioni di euro all’anno. Se davvero, come ha annunciato il senatore, diverranno prima cinque e poi dieci significa che complessivamente la città di Nuova Pescara riceverà quasi 100 milioni di euro in dieci anni invece di 20. Si andrebbe a raggiungere proprio la somma che era stata promessa, perché lo prevedevano norme dell’epoca, ai cittadini quando hanno votato per il sì alla fusione”, rilancia l’amministratore spoltorese.
Matricciani infine rimarca il bisogno di una nuova cornice normativa per il percorso di fusione: “Condivido la necessità di un tavolo intercomunale come proposto da De Martinis, ma serve anche una nuova legge regionale che metta ‘nero su bianco’ tutti gli elementi di cui si discute sulla stampa, ed in particolare penso alle norme di salvaguardia che consentano di correggere, a dieci anni dalla fusione, eventuali criticità”.