Pescara. Mentre anche il Governo va verso il taglio delle accise sui carburanti e la tassazione degli extra-profitti delle imprese energetiche, la Guardia di Finanza di Pescara indaga sugli abnormi rincari per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale.
Due giorni fa la maxi-operazione “Oro nero”, con cui le Fiamme Gialle del capoluogo adriatico hanno smantellato una colossale truffa nazionale costata allo Stato una materia imponibile pari a più di 207 milioni di euro, per un’IVA evasa di oltre 45 milioni di euro.
Ma il presidio sul caro-carburante prosegue senza sosta: ieri è stato avviato un apposito piano di controlli ai distributori di carburante: l’operazione NO-STOP. L’obiettivo è di intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori. Nel caso in cui dovessero emergere elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, verrebbero sviluppati approfondimenti volti a risalire la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti da cui potrebbero originare le speculazioni.
“Truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci. Sono molti i fenomeni che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante”, osserva Antonio Caputo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, “In relazione alla corsa irragionevole dei prezzi di benzina e gasolio, effettueremo tutti gli accertamenti utili ad individuare eventuali responsabilità per fenomeni evasivi che, come Oro nero ha dimostrato, generano un fortissimo impatto economico e sociale” e conclude: “La Guardia di Finanza, come sempre, dedicherà tutte le sue energie al presidio della legalità e al mantenimento della sicurezza economico-finanziaria del territorio. Ci impegniamo, quotidianamente, come baluardo della società contro le distorsioni del corretto funzionamento del mercato, a tutela degli operatori onesti e dei cittadini. In questa fase di ripresa dell’economia, occorre porre le condizioni per garantire il regolare svolgimento delle attività commerciali tradizionali, che valorizzano il territorio e i cui canali di approvvigionamento sono influenzati dai costi legati al trasporto delle merci”.