San Valentino: “Acqua di nuovo non potabile”

San Valentino in A.C.. “Torna l’incubo dell’acqua non potabile a San Valentino”: a lanciare il nuovo allarme, dopo l’emergenza degli ultimi mesi, è il consigliere comunale Sandro Cacciatore.

“Fino a 4 anni fa la nostra era l’acqua migliore, l’acqua che nasceva dalle sorgenti naturali dell’Orfento, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, in un’area incontaminata e invidiata da tutto il mondo, un’area riconosciuta patrimonio anche dall’Unesco”, afferma in una nota, “Un’acqua gestita direttamente dal Comune che in più di un secolo di storia non ha mai avuto la quantità di problemi che abbiamo avuto negli ultimi 4 anni e che, soprattutto non ha mai avuto problemi per periodi così lunghi”, afferma in una nota capogruppo di opposizione che, a nome del gruppo consiliare Solo passione, ha interrogato il Sindaco sul nuovo problema che investe le famiglie di San valentino.

“Da ieri l’acqua è tornata a non essere potabile, dai rubinetti esce acqua torbida, il Sindaco ha emanato una ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile”, dichiara il consigliere Cacciatore che prosegue: “Già pochi mesi fa abbiamo passato settimane con l’incubo dell’acqua, centinaia di concittadini sono stati male, la salute pubblica è stata messa a grave rischio e ora siamo tornati al punto di partenza”.

Nell’interrogazione il gruppo consiliare di opposizione scrive: “Purtroppo tutta la nostra comunità è di nuovo vittima di una incapacità amministrativa e gestionale dell’Ente comunale. Ancora una volta dai rubinetti dei sanvalentinesi esce acqua non potabile, ancora una volta i cittadini devono approvvigionarsi di acqua a costi altissimi per scopi alimentari, ancora una volta si appalesa l’incapaticità di gestire un bene pubblico che non ha mai presentato con questa frequenza e ormai quasi costanza problemi di potabilità”.

“Interroghiamo l’amministrazione su quali iniziative intenda prendere per risolvere il problema e come intende gestire i costi delle continue emergenze senza scaricarli sui cittadini che non hanno responsabilità per l’accaduto! La speranza è che si intervenga con soluzione che garantiscano i cittadini!”, conclude l’interrogazione.

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