Pescara. Sostituire il veicolo prescelto (Phileas) con il modello Citea, un mezzo a due assi, ibrido, innovativo, moderno, privo delle impattanti superflue infrastrutture fisse (pali dell’elettrificazione) e con dimensioni, costi di acquisto, gestione e manutenzione nettamente inferiori.
E’ la proposta lanciata, oggi, nel corso di una conferenza stampa da WWF, Carrozzine Determinate, Comitato Utenti Strada Parco, Comitato “Oltre il gazebo No filovia”, per la soluzione dei problemi riguardanti l’appalto filoviario di Pescara e Montesilvano.
“Premesso che – ha spiegato Loredana Di Paola – oggi sono universalmente riconosciute le gravi criticità tecniche e strutturali denunciate da anni e che l’ illegittimità del procedimento amministrativo permane e si aggrava dopo l’ultimo pronunciamento del Comitato VIA regionale, (che rilascia un titolo a lavori quasi ultimati quindi a ‘sanatoria’), ci sentiamo in dovere di avanzare una proposta per evitare ulteriori danni ambientali ed economici: cambio del rotabile, utilizzo di una sola corsia per il passaggio del nuovo mezzo, destinazione della corsia lato mare come pista ciclabile, utilizzo del percorso oggi ciclopedonale lato monte solo per i pedoni”. Secondo le associazioni i pali gia’ installati, di pertinenza del sistema di elettrificazione, “potrebbero essere convenientemente riutilizzati, con lievi modifiche, per l’ammodernamento dell’antiquato impianto d’illuminazione del tracciato”. Sostituendo il filobus con il modello Citea, inoltre, “verrebbero ridimensionate le criticita’ relative all’accesso al mezzo di trasporto, dovute alla presenza, specie sul lato mare, di barriere architettoniche in gran parte insuperabili, come ad esempio i marciapiedi, non idonei al transito dei portatori di disabilita’”.