“Dopo tanti mesi di lavoro, oggi, con la posa in opera della prima parte della segnaletica orizzontale”, afferma il presidente del club pescarese Giuseppe Sartorelli, “si ha un’idea più chiara di quello che sarà viale Marconi nel prossimo futuro. Ci preme portare il nostro contributo su due problematiche che ci interessano in modo particolare: la sicurezza stradale e sostenibilità ambientale della mobilità”.
“Sul primo punto”, spiega Sartorelli, “la realizzazione di quattro corsie e di numerose rotatorie porterà ad un inevitabile aumento degli incidenti o comunque a situazioni di estremo pericolo per gli utenti più deboli, quegli stessi utenti che ogni giorno si dice di voler proteggere. Viale Marconi, anche con l’allargamento della carreggiata, non è in grado di sopportare quattro corsie, peraltro tutte al limite della larghezza. La creazione di tante rotatorie, poi, potrebbe essere causa di un gran numero di sinistri, vista la particolare forma ed il singolare utilizzo della zona centrale delle stesse, dedicate esclusivamente agli autobus. Le rotatorie, infatti, vista l’assenza della cosiddetta deflessione e cioè quell’invito che non consente l’attraversamento in linea retta, e con la presenza della cosiddetta fascia valicabile, che dovrebbe servire solo per agevolare la manovra di mezzi pesanti, sono più simili a delle chicane di un circuito di formula uno ed inducono i conducenti più imprudenti e irrispettosi delle regole ad attraversarle a velocità sicuramente non prudenziale ( e questo già avviene. Senza considerare che chi proviene dalle strade che intersecano viale Marconi non avrà mai la possibilità di immettersi nella rotatoria, se non quando non vi saranno più auto sull’arteria principale”.
“Sempre in tema di sicurezza”, prosegue Sartorelli, “va detto che su Viale Marconi molto difficilmente potranno transitare le tanto amate biciclette ed i monopattini. Sarà infatti impossibile, con quattro corsie occupate, trovare un piccolo spazio per far passare una biciletta e chi vorrà provare, lo farà a proprio rischio e pericolo”.
“Altre criticità riguardano i numerosi parcheggi eliminati, la mancanza di zone carico/scarico e la completa assenza di posti per disabili per lunghi tratti della strada”, insiste, “Da ultimo, ma non per importanza, i pedoni, che avranno grande difficoltà ad attraversare una strada, che seppur della stessa larghezza di prima, avrà quattro direttrici diverse da controllare prima di iniziare l’attraversamento (due corsie normali di marcia e due preferenziali”.
“Circa la sostenibilità ambientale, è evidente da quanto fin qu detto che l’incremento di code ed il rallentamento della marcia porteranno in breve tempo gli indici a valori ben al di sopra della media consentita”, conclude il presidente dell’Automobile Club Pescara.