Sono i risultati degli esami, ancora incompleti, effettuati dal reparto di Microbiologia e Virologia Clinica del ospedale di Pescara, diretto dal dottor Paolo Fazii, per individuare l’agente causale dell’epidemia di gastroenterite sulle feci dei pazienti colpiti a San Valentino e dintorni.
La Asl di Pescara, infatti, è in prima linea nel seguire la situazione sanitaria a San Valentino, dove oltre 250 persone hanno riportato dissenteria e febbre a causa del consumo di acqua potabile.
Oltre i campionamenti, effettuati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), diretto dalla dottoressa Adelina Stella, le analisi eseguite dall’ARTA, la Asl segue con attenzione l’inchiesta epidemiologica: “Gli esami microbiologici e virologici dei suddetti pazienti sono ancora in corso e, dovranno essere analizzati, nei giorni a venire, campioni fecali di altri pazienti/utenti sintomatici”, spiega in una nota, “Il dottor Fazii è in contatto, inoltre, con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per concordare eventuali esami di livello superiore sia sui microrganismi già isolati dalle acque, se ritenuto necessario, che sugli eventuali campioni clinici umani isolati. Ovviamente non si possono escludere altri microrganismi che, concomitantemente potrebbero avere inquinato le acque”.
Intanto, il sindaco Antonio D’Angelo ha disposto non potabilità dell’acqua per qualsiasi uso alimentare, nel Comune di San Valentino, anche previa bollitura in quanto è stato rilevato il batterio resistente al calore Clostridium perfrigens. “Dall’esito dei parametri microbiologici – ha dichiarato il direttore generale di Arta, Maurizio Dionisio – si evince la presenza del batterio clostridium che determina una tossina che può creare problemi gastrointestinali. Le cause possono essere molteplici e possono essere ricondotte, ad esempio, allo stato di decomposizione di vegetali. Resta da capire – ha concluso Dionisio – in che modo questo evento abbia contaminato la rete idrica che di norma dovrebbe essere impermeabile agli agenti esterni”.
LA SITUAZIONE A SCAFA
Colpite anche alcune famiglie di Scafa residenti nelle contrade Colli, dove si sono registrati casi di dissenteria acuta con vomito e diarrea e soprattutto: “Dopo le notizie provenienti dal Comune di San Valentino circa la presenza di batteri nocivi nella condotta dell’Orfento, ci siamo immediatamente attivati con il gestore della nostra rete idrica (ACA) al fine di adottare prontamente le misure idonee alla tutela della salute pubblica”, spiega il Comune, “L’ACA ci ha comunicato che la sorgente interessata dal fenomeno è quella dell’Orfento che alimenta direttamente tutta la popolazione di San Valentino (gestione autonoma comunale) e n.4 utenze del Comune di Scafa ubicate sulla strada prov. per S.Valentino (Via G. Di Vittorio). La stessa ACA ha puntualizzato che la sorgente Orfento integra in minima parte il serbatoio “Colli” di Scafa normalmente alimentato dalla sorgente La Morgia. Detto serbatoio distribuisce acqua alle contrade Colli Superiori, Colli Inf., e C.da Decontra nella zona a monte della chiesa. Il restante nostro territorio è alimentato dalle sorgenti Giardino e La Morgia. La stessa ACA ha comunicato con la medesima nota la programmazione di prelievi di acqua all’uscita del serbatoio Colli e alle utenze interessante”.