Pescara. La FIAB è la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sodalizio ambientalista che ha come scopo la diffusione e la promozione della mobilità ciclistica in tutte le sue forme.
Organizzata in ruppi locali ogni hanno organizza un’assemblea e una conferenza di tutti i presidenti delle associazioni aderenti e, quest’anno, ha scelto Pescara come sede dell’incontro.
Una scelta non dettata dal caso, visto che l’Abruzzo sta investendo molto sulla mobilità ciclistica, con la L.R 8/2013, il finanziamento del progetto Bike to Coast (percorsi ciclabili costieri) e ViaVai (bike sharing regionale), e la prossima istituzione di un ufficio regionale per la mobilità ciclistica.
L’ultimo week end di novembre, quindi, vedrà Pescara diventare capitale della mobilità in bicicletta, con una tre giorni che inizierà con un incontro, venerdi 28, con gli operatori nel campo dell’educazione alla mobilità e con le scuole.
Si continuerà sabato 29 novembre con un incontro, aperto a tutti, sul tema “L’Abruzzo nelle grandi reti ciclabili nazionali ed europee” durante il quale, assieme ad amministratori, associazioni e cittadini, si farà il punto sulle infrastrutture ciclabili progettate in Abruzzo per entrare nelle reti Bicitalia ed Eurovelo.
La giornata continuerà poi con le assemblee dedicate ai delegati FIAB per poi passare a Domenica 30, con la riunione del consiglio nazionale della Federazione.
Gli incontri si terranno nella sala del museo Vittoria Colonna a Pescara.
In Abruzzo le associazioni aderenti FIAB sono quattro: Legambiente FIAB Giulianova, PescaraBici, Fiab Vasto Pedala e Fiab Bicincontriamoci Sulmona, ma molte di più sono le associazioni e i movimenti spontanei che si occupano di mobilità ciclistica e turismo in bicicletta, con un interesse per le due ruote a pedali che cresce sempre più, coinvolgendo anche le istituzioni locali e regionali che, negli ultimi tempi, stanno dimostrando una grande sensibilità sull’argomento.
Basti pensare ai tanti progetti in itinere, come la ciclabile della Val Vibrata, il percorso ciclopedonale del Tordino, la ciclabile del Sangro, i percorsi della valle dell’Aterno, ecc., tutti itinerari che dovrebbero essere coordinati da un piano regionale della mobilità ciclistica, previsto dalla legge regionale vigente, che, a breve, dovrebbe vedere la luce, portando la nostra Regione allo stesso livello di altre Regioni italiane ed europee.