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Contraffazione ed evasione a Pescara, Forza Nuova:”Chiudere il mercato etnico”

Pescara. Due anni fa, febbraio 2013, la protesta di Forza Nuova fu vanificata da una contro-protesta pacifica a sostegno dei piazzisti del mercatino etnico che riempì l’area di risulta di musica e balli. Furono decine i pescaresi che si schierano al fianco dei nordafricani, oggetto della manifestazione anti-contraffazione del gruppo di estrema destra.
Due anni dopo, però, il gruppo coordinato da Marco Forconi, torna nuovamente in piazza “per chiedere – afferma una nota di Forza Nuova Abruzzo – la chiusura definitiva, e senza delocalizzazione, del mercato adiacente alla stazione ferroviaria” Nel 2013 il picchetto fu tenuto in piazza della Repubblica, a pochi passi dalle bancarelle accusate di evasione e contraffazione; sabato 8 novembre invece,, dalle ore 9.30 alle 13.00, il nucleo provinciale di Forza Nuova attuerà una raccolta firme nei pressi del lato nord del Ponte del Mare.
“La manifestazione, che sarà ripetuta a cadenza mensile”, annuncia Forconi, “è anche un segnale di protesta verso tutti gli italiani che fruiscono abitualmente dei prodotti esposti nelle bancarelle”. Ad acutizzare il problema dei prodotti “tarocchi” tollerati dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, di recente, anche un servizio di Striscia la Notizia che ha chiesto, senza ottenere risposta, a sindaco e Municipale perché non si intervenisse contro la vendita di prodotti contraffatti da anni sotto gli occhi di pescaresi e turisti.
“E’ doveroso ricordare”, ribadisce Forconi, “che Forza Nuova fu l’unica realtà politica a manifestare pubblicamente il proprio dissenso già il 3 febbraio 2013, giorno in cui si svolse una larga contromanifestazione alla quale aderirono diverse sigle partitiche ed associative della sinistra e che, oggi, risultano non pervenute dopo il servizio di Striscia la Notizia sull’illegalità diffusa all’interno del mercato gestito da stranieri”.