Pescara. Si preannuncia ormai certo l’ennesimo rinvio del processo per il disastro di Rigopiano.
La nuova udienza, fissata per il 24 giugno, quasi sicuramente sarà rimandata per lo sciopero degli avvocati.
E il comitato dei famigliari delle vittime torna a protestare con un post su Facebook:
Sono trascorsi 1600 giorni dalla tragedia.Mentre noi misuriamo il tempo, persino le ore e i minuti, c’è qualcuno che vorrebbe far dimenticare la drammatica vicenda di Rigopiano, le cui responsabilità sono imputabili solo all’uomo.Fino all’ultimo respiro noi contrasteremo con forza e determinazione qualsiasi fatto dovesse ostacolare il raggiungimento della giustizia, e a tal scopo, non serviranno gli scioperi che cadono nei giorni delle udienze del processo di Rigopiano.È la seconda volta che il Presidente dell’Unione delle Camere Penali, nonché difensore dell’allora Prefetto di Pescara, dr. Francesco Provolo, non si avvede di aver proclamato uno sciopero degli avvocati in concomitanza con il processo Rigopiano: è una casualità che ci fa male, come una valanga!Anche se il morale è basso, noi combatteremo per il ricordo, per la giustizia, per i sopravvissuti, affinché nessuno subisca, fino a morirne, la superficialità e l’incompetenza di coloro che, rappresentando le istituzioni, sono preposti alla salvaguardia e all’incolumità dei cittadini