Montesilvano: “Niente ascensore, disabile chiusa in casa da anni”

Montesilvano. “Via Rimini 1/C, la signora Agnese è forzatamente chiusa in casa da anni. La sua malattia non le permette di scendere e salire le scale e il palazzo Ater in cui risiede non ha l’ascensore”.

Sono il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari a denunciare il caso, insieme alla consigliera comunale M5S Paola Ballarini: “Una storia drammatica, purtroppo non isolata, fatta di silenzi, rimpalli e denunce inascoltate”, la descrivono.
“Questa annosa situazione si sarebbe dovuta risolvere ormai da tempo. Invece siamo ancora qui a chiedere a chi governa Regione Abruzzo di stanziare i fondi affinché l’Ater possa provvedere all’installazione di un ascensore”, aggiungono i pentastellati, “Via Rimini rappresenta un punto critico di Montesilvano, una zona in cui è bene mantenere il focus accesso perché cornice di situazioni difficili in cui la criminalità piano piano si sta insediando. Il palazzo in cui risiede la signora, che ricordiamolo non è l’unica disabile nello stabile, è fatiscente, manca anche il portone. Cosa stanno aspettando per intervenire?.
Sul caso, il consigliere comunale, delegato all’Edilizia residenziale pubblica, Marco Forconi afferma: “Nelle palazzine Ater di via Rimini, non avendo la possibilità di installare degli ascensori a causa delle strutture ormai datate, da un paio di settimane abbiamo disposto con il sindaco Ottavio De Martinis e con il direttore dell’Azienda Speciale per i Servizi Sociali Eros Donatelli un bando per un piano di mobilità, al fine di consentire a chi ha problemi di disabilità motoria di spostarsi in un alloggio situato al piano terra. Al momento ci sono altre persone, che come la signora Agnese hanno problemi di questo tipo ed è giusto dare loro dignità, consentendo una vita senza barriere architettoniche. Stiamo organizzando il bando logisticamente, istituendo anche una commissione, in linea con altri comuni italiani e per Montesilvano sarà la prima volta nella sua storia, così da risolvere definitivamente casi drammatici come questi”.
“Per lo spostamento delle persone bisognerà rispettare anche i requisiti normati dalla Legge Regionale n. 96 del 1996. Assicuriamo alla signora Agnese e ad altre persone che vivono gli stessi impedimenti un impegno immediato per trovare una soluzione definitiva all’annoso problema”, conclude Forconi.
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