Pescara. Rinasce il canneto sul lungofiume di Pescara.
Tra fine novembre e inizio ottobre dello scorso anno, infatti, le ruspe avevano cancellato un breve tratto di vegetazione ripariale lungo la sponda sinistra del fiume Pescara, nella zona del Circolo canottieri.
“Un intervento che ha di fatto cancellato quel poco che restava della naturalità del fiume con il taglio dei salici e la distruzione del canneto”, ricorda il Wwf, che già allora definì quei lavori “un vero delitto soprattutto oggi, quando la pandemia ci ha drammaticamente insegnato quanto sia importante per la nostra stessa salute vivere in ambienti in buono stato ecologico”.
La natura, però, ha posto rimedio: “Per riavere gli alberi improvvidamente tagliati occorreranno anni”, prosegue il Wwf, “il canneto invece a distanza di pochi mesi si è riformato. Un canneto prezioso per la fauna e in particolare per le coppie di Germano reale e altri uccelli acquatici cui offre ricovero in epoca riproduttiva”.
Il WWF rivolge dunque un appello a tutti gli interessati “affinché non si ripeta il mal fatto dell’autunno scorso e si rispetti la natura. Serve un diverso e migliore approccio culturale: “pulizia” di un sito non significa l’eliminazione di ogni vegetazione spontanea ma piuttosto la rimozione dei rifiuti di origine antropica e, quando davvero occorre, la gestione del verde conciliando le esigenze legate alle attività umane con quelle e con i tempi della natura”.