Pescara. Nonostante le proteste e i tentativi di modifica al progetto, è iniziato ieri alle 6.30 il tagli degli alberi in via Pantini, all’interno della Riserva Regionale Pineta dannunziana.
“Il sindaco ha dato il suo lasciapassare allo scempio che i cittadini e moltissime associazioni chiedevano di rivedere, fermarsi a ridiscutere un progetto vecchio di vent’anni che la burocrazia aveva trascinato fino ad oggi”, contestano le associazioni riunite nel Coordinamento “Salviamo gli alberi di Pescara” che lamentano come non siano “bastate le migliaia di firme raccolte in poche settimane affinché si salvasse una fascia boscata di notevole pregio naturalistico ed ecosistemico, per giunta, dettaglio gravissimo, dentro la Riserva Regionale”.
In poche ore, riassume in una nota il coordinamento, sono state buttate giù “decine di grandi alberi, principalmente pini, querce e altre specie che nelle settimane scorse erano state segnalate da più fronti come fondamentali per la ricchezza della Riserva stessa. Quello che è avvenuto ha dell’incredibile. A nulla sono servite le chiamate ai Carabinieri, alla Polizia. Nessuno è arrivato prima delle 11.30, in un rimpallo di competenze che ci ha lasciati basiti”.
Il coordinamento parla quindi di “un gesto di totale prevaricazione, preannunciato nelle scorse settimane da attacchi insensati e vili a personalità di spicco del mondo dell’associazionismo, servito a spostare l’attenzione sulla vera questione in corso: il taglio di una fascia boscata di grande pregio all’interno della Riserva Regionale. Hanno infranto le più elementari regole di democrazia, salvaguardia della salute dell’uomo, delle piante e degli animali, ignorando persino i confini di tutela. Tutto – concludono gli ambientalisti – sotto il controllo del sindaco, assente”.
A supportare i cittadini e le associazioni i tre consiglieri 5 Stelle al Comune di Pescara, Alessandrini, Sola e Di Renzo, che hanno commentato: “Uno scempio avviato senza avvisi e precauzioni per l’incolumità pubblica. Cosa si nasconde dietro tanta urgenza e segretezza?”. Gli esponenti pentastellati parlano di lavori “iniziati a sorpresa, senza un vero e proprio allestimento di cantiere, con alberi che cadono su una strada senza cartelli e segnalazioni che impediscano a macchine, ciclisti e pedoni di passare”.
“Siamo subito accorsi sul posto appena arrivate le prime segnalazioni da parte dei cittadini e ci siamo trovati davanti ad una scena surreale – riferiscono Sola e Di Renzo – La ditta aveva iniziato l’abbattimento degli alberi ancor prima di delimitare completamente l’area con le classiche reti arancioni e di posizionare i normali servizi previsti come ad esempio i bagni chimici per gli operai”.
Lo svolgimento degli eventi è stato documentato dai consiglieri comunali su alcune dirette pubblicate sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle Pescara. “Solo quando abbiamo richiesto se fosse stata eseguita la verifica di interesse archeologico dell’area – afferma Erika Alessandrini – siamo riusciti ad ottenere la momentanea sospensione degli abbattimenti. Stiamo seguendo queste opere da settimane e abbiamo sollevato tantissimi dubbi su opportunità e regolarità delle opere. – aggiungono i consiglieri M5s – Attendiamo impazienti la risposta alla nostra interrogazione urgente depositata durante l’ultimo consiglio comunale e stiamo verificando con i nostri parlamentari la conformità urbanistica del progetto inviato dal Comune per partecipare al bando ministeriale. Ci chiediamo se l’incredibile urgenza con cui sono partiti questi lavori non siano dettati dalla volontà di porre tutti di fronte ad una situazione di fatto da cui non è possibile tornare indietro ed infatti per l’abbattimento di una decina di alberi di alto fusto presenti nella riserva da decenni ormai non potremo fare più nulla.”