Multa al questore di Pescara, rinviato il processo all’agente Volpe

Pescara, E’ stata rinviata al 25 maggio l’udienza, davanti al Tribunale collegiale del capoluogo adriatico, per rivelazione di segreto d’ufficio a carico relativa al vigile urbano di Pescara, Angelo Volpe, nella vicenda legata a una presunta multa per divieto di sosta comminata al questore Paolo Passamonti.Nello specifico, Volpe avrebbe rilevato “notizie di ufficio che – si legge nel capo di imputazione – per loro natura, dovevano rimanere segrete, riferendo, in particolare, a Ernesto Grippo di alcune irregolarità relative ad un verbale di accertamento per violazione a norme del Codice della strada, comunicando, altresì, allo stesso anche i dati necessari per identificare la vettura coinvolta ed il proprietario della stessa”.

Oltre al vigile, difeso dall’avvocato Giovanni Pio, erano presenti oggi in Tribunale alcuni colleghi dell’imputato; gli esponenti del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, deputato; i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari; i consiglieri comunali Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo (in foto); i sindacalisti Gianni D’Intino (Csa) e Walter Falazani (Diccap// sulpm).

“Il Movimento 5 Stelle – ha detto il parlamentare Gianluca Vacca – e’ oggi qui in Tribunale per manifestare la propria vicinanza ad un agente della polizia municipale che per aver fatto il suo dovere rischia di pagare a caro prezzo un comportamento che invece dovrebbe essere normale. Questo non deve accadere in un paese civile come l’Italia e ci auguriamo che la magistratura accerti come siano andati realmente i fatti. Su questa vicenda – ha ricordato – abbiamo da più di un anno presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno ma non abbiamo ancora avuto risposta”.

“I comportamenti come quelli di oggi – ha commentato Sara Marcozzi, capogruppo del M5S in Consiglo regionale – sono interpretati come atti di coraggio e invece dovrebbero essere la normalita’. Non viviamo in un paese normale: chi commette degli abusi resta impunito, mentre chi compie il proprio dovere e’ costretto a subire un procedimento penale. E’ una cosa inaccettabile”. “Auspichiamo – hanno detto i sindacalisti – che la magistratura faccia chiarezza su una vicenda che vede coinvolto un agente le cui capacita’ sono note”

“Fortemente discutibili”, sempre secondo i pentastellati, le modalità con cui è stata annullata la contravvenzione all’alto dirigente della polizia di Stato. “L’agente scelto Volpe”, ricostruisce ancora una nota dei grillini, “venuto a conoscenza che da un suo collega era stata elevata una contravvenzione al Codice della strada ad un alto Dirigente della Polizia di Stato, e successivamente annullata con modalità fortemente discutibili, si prodigava facendo il suo dovere per il rispetto della legalità denunciando assieme ad altri due colleghi il grave fatto all’Autorità giudiziaria dando cosi esempio di alto senso di legalità e di giustizia. L’Agente di Polizia municipale si rivolse, infatti, ai Carabinieri chiedendo di far chiarezza sulla restituzione del veicolo, multato e rimosso dal carro attrezzi in divieto di sosta, e riconsegnato al proprietario senza che venisse pagata la multa. Nello stesso giorno altri comuni cittadini si videro rimorchiare la macchina dal carro attrezzi e per riaverla hanno regolarmente pagato la multa e lo stallo della vettura”.

Nel corso della prossima udienza e’ prevista l’audizione dei testimoni ed eventualmente la discussione.

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