Discarica di Bussi, l’Avvocatura di Stato chiederà danni milionari. Pronto il piano dell’Arta

Bussi. Il Piano di caratterizzazione delle aree pubbliche del Sito di interesse nazionale (Sin) di Bussi sul Tirino, elaborato dall’Arta Abruzzo d’intesa con Ispra, è stato illustrato ieri a Roma nel corso di una riunione tecnica convocataal ministero dell’Ambiente.

Il documento disciplina dettagliatamente tutte le indagini conoscitive sul Sin per le aree pubbliche esterne al polo chimico della Solvay ed e’ propedeutico all’analisi di rischio che fissera’ gli obiettivi finali della bonifica. Nel corso dell’incontro – riferisce l’Arta in una nota – il ministero ha annunciato che sollecitera’ tutti gli enti interessati a raccordarsi con l’Agenzia per dare esecutivita’ al Piano e chiedera’ anche ai soggetti competenti per le aree piu’ grandi del Sin (come Anas e Societa’ “Strada dei Parchi”) di interfacciarsi con l’Arta per pervenire ad una caratterizzazione unitaria dell’intero sito. La Societa’ Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo Ferrovie dello Stato ha appena stipulato con Arta la convenzione per la redazione del Piano e Enel ha gia’ presentato al ministero il proprio Piano di caratterizzazione. Nel frattempo, su disposizione del direttore generale Arta Mario Amicone, il direttore tecnico Giovanni Damiani ha istituito un apposito comitato di coordinamento per velocizzare e armonizzare le attivita’ sul Sin di Bussi in capo all’Agenzia. Il gruppo di lavoro riunisce tutte le necessarie competenze tecnico-scientifiche presenti in Arta: il primo incontro e’ fissato giovedi’ 27 ottobre.

Un risarcimento di diverse centinaia di milioni di euro quello che l’Avvocatura generale dello Stato chiederà per la mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino. La richiesta, per conto del ministero dell’Ambiente, presidenza del Consiglio dei ministri e Regione Abruzzo, parti civili nel processo, sara’ avanzata il 10 ottobre prossimo nel corso dell’udienza in Corte d’Assise a Chieti. Il risarcimento sara’ chiesto sia per il danno ambientale che per il danno alla salute dei cittadini. Inoltre, l’Avvocatura, rappresentata in giudizio dagli avvocati Cristina Gerardis e Giovanni Palatiello, chiedera’ una provvisionale di importo molto elevata. Nel corso della discussione delle parti civili prevista appunto per venerdi’, l’Avvocatura parlera’ in particolare della relazione dell’Istituto superiore di sanita’, datata gennaio 2014. Nel documento di 70 pagine i consulenti tecnici hanno messo nero su bianco che “l’acqua contaminata e’ stata distribuita in un vasto territorio e a circa 700 mila persone senza controllo e persino a ospedali e scuole”.

Nel cosiddetto ‘sito dei veleni’ del polo chimico di Bussi furono stoccate, nel corso degli anni, 500 mila tonnellate di rifiuti tossici pericolosi. Si tratta della discarica abusiva piu’ grande d’Italia – equivalente a venti campi di calcio – mai scoperta in italia e forse in Europa. Venerdi’ sara’ presente in Aula anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso. La vicenda conta 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso. Nel corso della requisitoria dello scorso 3 ottobre dei pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini, i magistrati avevano chiesto condanne pesanti, in tutto 180 anni di carcere per 18 imputati. L’assoluzione era stata avanzata solo per un perito.

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