Pescara. Sono 1504 le persone che nel 2020 si sono rivolte al Centro d’Ascolto diocesano di Pescara. , con un incremento del 27% rispetto all’intero 2019. Stessa percentuale di aumento relativa ai pasti distribuiti dalle mense che sono 78.109.
Il dato che però subisce l’incremento più notevole è quello delle famiglie in stato di fragilità socio-economica assistite dagli Empori della Solidarietà: sono state fino ad ora 1.136, con un aumento del 270% rispetto allo scorso anno.
Questi alcuni dati allarmanti messi in evidenza da Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne che segnano l’importante aumento di persone che hanno chiesto aiuto dall’inizio del 2020 ad oggi. Anche per questo diverse sono le iniziative proposte dalla Chiesa locale e della Caritas diocesana a sostegno dei più fragili e che si aggiungono, in questo tempo di festa, ai progetti già attivi.
È la campagna “Natale Solidale”, con proposte che si articolano dall’organizzazione dei pranzi del 25 e 26 dicembre presso la Cittadella dell’Accoglienza “Giovanni Paolo II” di Pescara, all’iniziativa “Vino solidale”, senza dimenticare progetti di partecipazione e collaborazione agli eventi di solidarietà di diverse associazioni del territorio.
“I numeri rilevati ci parlano di una fragilità diffusa – continua De Dominicis – ma anche di una crisi di sistema. Dobbiamo ripensare stili di vita che appianino le disuguaglianze generate e che sono emerse in maniera dirompente in questa pandemia”.
Tra gli altri dati più importanti si segnalano l’aumento del 14,3% degli accessi al Centro d’ascolto, sintomo dell’aumento del disagio e delle richieste d’aiuto per singola persona e l’aumento delle persone occupate tra gli accolti, dimostrazione del fatto che in questa emergenza, alle note categorie sociali in condizione di povertà, se ne aggiungono di nuove, composte da persone e famiglie in forte difficoltà, tra cassa integrazione, attività commerciali in crisi e precarietà.
“Siamo in una fase in cui il tessuto economico e sociale appare sfiduciato – conclude il direttore della Caritas diocesana – una condizione che rischia di portare i più fragili, come sta in parte già avvenendo, a pagare i costi di questa crisi. Questo è ciò che dobbiamo evitare impegnandoci con tutte le forze, con l’aiuto delle Istituzioni nazionali e locali, ma anche e soprattutto con la solidarietà della comunità che in questi mesi non è mai mancata e che vogliamo rappresenti il messaggio di speranza per tutti, per questo Santo Natale e per il nuovo anno alle porte”.