Di ben 73.850 ettari l’area interessata: le stesse dimensioni del Parco nazionale della Majella.
A denunciarlo è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che commenta in una nota: “E’ l’ennesima dimostrazione che il mare Adriatico è sempre di più nelle mire delle multinazionali petrolifere favorite dalla sciagurata politica degli ultimi governi italiani, prima Monti, poi Letta e ora Renzi. Quest’ultimo con il cosiddetto decreto “Sblocca Italia – Italia fossile” vuole trivellare praticamente ovunque nel belpaese e in Abruzzo”.
E il Forum parteciperà domani al Consiglio Comunale straordinario convocato a Pescara per discutere sulla deriva petrolifera e sul decreto “Sblocca trivelle” di Renzi che ora è all’esame del Parlamento. “Chiederemo – annunciano gli ambientalisti, “agli amministratori del comune di prendere posizione deliberando la più ferma opposizione al provvedimento e inviando le proprio osservazioni negative ai vari progetti che interessano da vicino la costa pescarese a cominciare dal progetto Elsa2 per il quale è in corso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale presso il ministero dell’Ambiente (il 28 Settembre scadono i termini per le osservazioni). In generale è indispensabile riformulare la Strategia Energetica Nazionale che prevede la trasformazione per i prossimi decenni dell’Abruzzo in Distretto minerario”.