“Due anni fa – spiega Lattanzio – è stata acquistata una risonanza magnetica ma non è stata ancora inserita né attivata nel reparto di radiologia. Mi chiedo come mai ciò non sia ancora accaduto e se ci sono delle eventuali penali da pagare”.
L’assessore e consigliere comunale a Popoli sottolinea poi che “Renzi suggerisce investimenti pubblici e privati per far ripartire il Paese, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso parla di Sblocca Abruzzo, tuttavia alle parole non corrispondono i fatti: basti pensare che il centro di riabilitazione da anni dovrebbe aumentare il numero dei posti letto arrivando a 70, ma ad oggi ce ne sono solo 20. Nei mesi scorsi ho scritto due lettere al governatore elencando tutte le informazioni relative ai progetti appena citati dove si evincono lampanti ritardi, senza ottenere alcuna risposta ,così come è rimasta senza risposta l’interrogazione del consigliere regionale Lorenzo Sospiri. Senza questi investimenti, necessari, – prosegue l’assessore – la riabilitazione a Popoli non è possibile (sono state acquistate le attrezzature per la palestra ma la palestra non c’è). E a questo stop insensato si aggiungono altri problemi relativi alle attrezzature e ai servizi. Mi riferisco ad esempio al cicloergometro, l’apparecchio per il test da sforzo, fermo da marzo a causa di un guasto banalissimo. Per non parlare, poi, degli holter cardiaci: ne funzionano solo due e altri sono guasti da mesi. Stesso dicasi per alcune attrezzature del reparto di Endoscopia. Va detto, inoltre che col patto della salute Stato-Regione la struttura ospedaliera di Popoli rischia di scomparire, in caso di mancati interventi. Lancio dunque un appello al governatore D’Alfonso di agire per sbloccare questa situazione di stallo che riguarda l’edilizia sanitaria e di nominare, se necessario, un commissario ad acta che sblocchi le pratiche. Chiederò inoltre al sindaco Galli di intervenire alla conferenza del comitato ristretto dei sindaci per avere lumi su questi ritardi e di convocare un consiglio comunale apposito. E al consigliere regionale Sospiri chiederò di interessare la commissione di vigilanza della Regione Abruzzo. Purtroppo, ad oggi, c’è il rischio reale che l’ospedale chiuda e che si blocchi anche l’economia locale, in un periodo economico difficile come questo. Se non avverrà nulla in pochissimo tempo, porterò a conoscenza di questa situazione che riguarda una zona interna della nostra regione già piena di problematiche, altri organi dello Stato”, conclude Lattanzio.