“Siamo stati chiamati ad esprimerci su uno studio di fattibilità, di fatto, inesistente. L’idea progettuale, come è stata definita e proposta, resta ancora a livello di quattro cartelle dattiloscritte che indicano in maniera approssimativa chi fa cosa. Una vicenda che ha dell’incredibile per cui deve essere la Regione, a questo punto, a proporsi in un ruolo di coordinamento dell’intero processo”.
L assessore all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha commentato così l’esito della Conferenza di servizi convocata ieri dal ministero dell’Ambiente – trasformatosi poi in un semplice tavolo illustrativo – per discutere lo studio di fattibilità della messa in sicurezza e bonifica delle area di Bussi. “Ci troviamo ancora di fronte a una situazione di grande confusione e incertezza – ha proseguito l’assessore – Per questo vogliamo un coordinamento più stretto e la possibilità di essere puntualmente informati sul programma di interventi, in modo da contribuire a porre basi concrete per la riquali?cazione economica e produttiva dell’area in tempi brevi . Serve, indubbiamente, una diversa gestione operativa. Siamo pronti a fare ciò che in passato non si è fatto”. L’assessore chiederà intanto al Ministro di dare priorità all’arretramento dei confini del Sin (Sito di interesse nazionale) affinchè si intervenga subito in termini di investimento per ottenere una prima e immediata industrializzazione della zona non interessata da elementi contaminanti. “Attendiamo, nel frattempo lo studio di fattibilità ha concluso Mazzocca – sempre che si renda disponibile nei prossimi giorni, altrimenti saremo noi a proporre una via d’uscita, anche in termini progettuali, poiché, ad oggi, i risultati da questo punto di vista, non risultano certo edificanti”.