“Sono stati letteralmente sprecati, dicono gli operatori, 16 milioni di euro per un dragaggio progettato e operato malamente e che ha garantito la navigazione dell’intera area per mezzi con pescaggio di appena 4 metri. La realta’ che noi stiamo vivendo e’ ancora drammatica e per adesso non si vede via di uscita. Pochi operatori hanno ripreso a lavorare, seppure parzialmente, le altre imprese sono ancora ferme senza garanzia di ammortizzatori, senza indennizzi che non sino elemosina, e il traffico commerciale non e’ ripreso, considerato che i fondali sono stati portati a meno di 5 metri (la promessa del ministero era di arrivare a 6,5), cioe’ misure a dir poco ridicole, e sono stati sufficienti tre giorni di maltempo per far tornare tutto come prima”.
Gli operatori lanciano un invito agli amministratori “a non perdere altro tempo e farsi carico delle istanze” degli addetti alle varie attivita’ che ruotano attorno al porto. Si chiede innanzitutto chiarezza, e cioe’ chiedono di avere notizie sul futuro dragaggio, se ci sara’, sul Prp e su eventuali indennizzi.