“Sembrerebbe”, afferma in una nota, “che da una parte i residenti abbiano più volte richiesto un intervento a riguardo da parte dei carabinieri, e che lo stesso sindaco, già nel mese di maggio, abbia presentato un esposto alla procura e sollecitato l’intervento della Asl di Pescara. Quest’ultima sembrerebbe non essere intervenuta per problematiche certamente non relative alla sicurezza e all’incolumità pubblica, ma piuttosto per una semplicissima carenza organizzativa della stessa Asl, che di sicuro non può gravare sulla qualità del servizio erogato ai cittadini”.
“La tutela della igiene, della sanità e della incolumità dei cittadini nella misura in cui questi si relazionano con cani e gatti siano essi randagi che di proprietà”, ricorda la pentastellata, “è compito del Servizio di Sanità Animale, della Asl territorialmente competente. Pertanto, nel momento in cui si individua un pericolo di tale entità, bisogna intervenire immediatamente e non si può attendere che accadano altri episodi simili; il problema non è la presunta aggressività dell’animale, ma la custodia. Il proprietario dovrebbe essere individuato e sanzionato perché un animale domestico va custodito nel modo giusto. Se sono accaduti questi episodi, evidentemente era libero di circolare”.
“La responsabilità di chi sarebbe? Di chi non è intervenuto tempestivamente?”, prosegue Stella, “la tutela della salute animale e della relativa pubblica incolumità, sia per i cittadini ma anche per i loro amici a quattro zampe, non può essere presa sotto gamba; è necessario mantenere sempre alta l’attenzione, la prevenzione è fondamentale affinché altri avvenimenti simili non si ripetano. Non è possibile che si intervenga sempre dopo che si è consumata la tragedia sulle persone, ma non si intervenga per la morte di un animale di affezione”.
“Presenterò un’interpellanza, indirizzata all’Assessore alla sanità della Regione Abruzzo, per comprendere meglio quali siano le ragioni che non hanno portato la Asl pescarese ad un intervento immediato in questa circostanza, per rintracciare eventuali responsabilità sull’accaduto e, se c’è stata un’inadempienza da parte di qualcuno, quali provvedimenti intenda prendere a riguardo, affinché ciò non accada mai più”, conclude.