A dirlo è il sindaco di Moscufo, Claudio De Collibus, intervenuto sulla vicenda del trasferimento di 50 migranti sul proprio territorio, che si dice pronto a valutare “l’adozione di tutte le iniziative tese a tutelare la salute della popolazione e degli stessi migranti, senza escludere la misura dello sgombero dell’immobile tramite una formale ordinanza, e ho già comunicato tale decisione al neo-prefetto di Pescara, il dottor Giancarlo Di Vincenzo, con una nota ufficiale”.
“La struttura – ha ricordato il sindaco De Collibus anche nella lettera inviata al Prefetto – ha avviato la propria attività anni fa con forzature inaccettabili che hanno provocato proteste popolari e l’opposizione ferma dell’allora amministrazione di Moscufo in carica. Infatti l’avvio delle attività di accoglienza era avvenuto ben prima del completamento dell’iter amministrativo relativo alla pratica di agibilità della struttura e alla sua connessione alla rete fognaria pubblica, situazione grave e inaccettabile. Oggi si aggiunge la preoccupazione per la scelta di ammassare in uno spazio improprio e piccolo 50 persone, soprattutto in permanenza di uno stato d’emergenza legato alla diffusione del Covid-19 e addirittura in un territorio che confina con una ex zona rossa”.
“Come sindaco ho il dovere di tutelare la salute dei miei cittadini e manterremo altissima l’attenzione su una vicenda che oggi rappresenta un focolaio di rischio per la popolazione”, conclude De Collibus.