Una coppia di ragazzi gay è stata brutalmente aggredita nei pressi della nave di Cascella, sul lungomare del pieno centro, perché si sta abbracciando.
Uno dei 2, studente 25enne fuorisede, è stato colpito a calci e pugni e lasciato a terra con la mandibola fratturata.
I responsabili, secondo le prime ricostruzioni, farebbero parte di un gruppetto di giovani, 6 o 7, che ha anche aggredito alcuni passanti intervenuti a difesa della coppia.
Il 25enne, che era in città per incontrare dopo il lockdown il compagno pescarese, è stato operato per il riposizionamento della mascella.
Solo pochi giorni fa una coppia di ragazze era stata aggredita verbalmente in un parco perché si stava abbracciando.
Da diverse voci della società civile e politica arriva la condanna all’aggressione omofoba.
“È, questo, il perverso frutto dell’ignoranza e dell’incapacità di fare proprie le regole del vivere civile, e pertanto è necessario perseguire e punire i responsabili affinché atteggiamenti del genere non debbano più verificarsi. Un atto criminale, già di per sé grave, lo è ancor di più quando investe l’orientamento sessuale, il colore della pelle e il credo religioso”.
E’ il commento del sindaco Carlo Masci, che ha fatto visita al giovane in ospedale.
“Come associazioni Arcigay offriamo loro disponibilità a livello legale e psicologico rispondendo altresì all’appello lanciato dal ragazzo aggredito come Arcigay Chieti e Mazì – Pescara, affiliata Arcigay, le quali continueranno il loro operato costante nell’educazione al rispetto e all’accoglienza nonché nel contrasto all’omo lesbo-bi-transfobia. A Pescara c’è ancora molto lavoro da fare e purtroppo questo ennesimo triste ed inaccettabile caso lo dimostra”.
Affermano le associazioni ArciGay Chieti e Mazì Pescara.
“Se le indagini delle forze dell’ordine confermeranno le prime indiscrezioni, allora aspettiamo che i responsabili vengano individuat”.
Così il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che spiega come “rispettando le libertà personali di ognuno non possiamo accettare voli aggressioni del genere e che gettano discredito per colpa di pochi su una città come Pescara che ha sempre fatto dell’accoglienza, della tolleranza e della libertà di pensiero le sue prime qualità che hanno poi fatto decidere a tante persone venute a Pescara per lavoro, di restare a viverci”.
“Tutta la solidarietà del PD allo studente aggredito, la città di Pescara è e rimarrà un luogo ospitale, tollerante e plurale Noi faremo la nostra parte perché siamo soggetti attivi di parte, in questo noi siamo e ci riconosciamo partigiani dei diritti: per questo abbiamo avviato un percorso per una Legge regionale contro l’omolesbobitransfobia e misoginia, di recepimento a quella nazionale”.
Non è accettabile che accadano fatti del genere ed è deplorevole che a commeterli siano ragazzi minorenni. L’odio e l’ignoranza fomentate dalle destre xenofobe e razziste, stanno plasmando una società sempre più vuota, spingendo i più vulnerabili all’avversione verso chi è considerato diverso. Sta a tutti noi tenere alta la guardia e lavorare affinché l’uguaglianza, il rispetto e l’inclusione tornino ad essere valori imprescindibili del nostro vivere in comunità, soffocando questi rigurgiti sul nascere. È necessario tornare a parlare di diritti civili e lo è ancora di più organizzarsi per difendere i diritti della comunità LGBT.
“Non bisogna essere parte in causa per sostenere la causa. Amnesty International crede fermamente che ogni ingiustizia
ci riguardi, perciò sta ad ognuno di noi fare la propria parte perché episodi di questo genere non si ripetano, anche
semplicemente prendendo posizione si può innescare il cambiamento. Esprimiamo massima solidarietà alla coppia di
ragazzi aggredita”,