Pescara. “Il Regolamento per la disciplina delle antenne telefoniche è definitivamente pronto. La Polab, che aveva terminato il suo lavoro già nei mesi scorsi, ma l’emergenza Covid-19 ha congelato ogni nostra iniziativa, ci ha consegnato oggi l’esatta fotografia dell’esistente, ma soprattutto la programmazione futura, i criteri e le localizzazioni possibili circa le eventuali nuove installazioni”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco al termine della riunione odierna convocata per la presentazione del Regolamento per le antenne redatto dalla Polab, collegata in videoconferenza con il dottor Turco, e alla presenza degli assessori al Suap Alfredo Cremonese e alla Salute Maria Rita Paoni Saccone, dei Presidenti di Commissione Fabrizio Rapposelli-Suap e Attività Produttive, Ivo Petrelli-Ambiente e Mariarita Carota-Salute, la Asl di Pescara, i dirigenti degli Uffici tecnici, e i rappresentanti dei Comitati anti-antenne ‘Stop 5G’, ‘Più Salute Meno Antenne’ e ‘No Elettrosmog’.
“Oggi sappiamo che su tutto il territorio di Pescara ci sono già 135 impianti”, spiega Del Trecco, “e che i vari operatori telefonici hanno fatto richiesta per 45 nuovi impianti 4G, oltre alla società Iliad che deve realizzare una rete ex novo. A oggi non ci sono richieste per impianti 5G, né potrebbero esserci visto che per legge non potranno entrare in funzione prima del primo luglio 2022. Le società hanno chiesto la possibilità di insediarsi su 78 localizzazioni, che la Polab ha ridotto a 25 possibili soluzioni nel rispetto dei programmi di sviluppo, tenendo conto del tetto di rispetto normativo dei campi elettromagnetici. Ora il Regolamento inizierà il proprio percorso nelle Commissioni consiliari permanenti per approdare il più presto possibile in Consiglio comunale”.
Quel Regolamento rappresenterà la bibbia dell’amministrazione, ma anche degli operatori telefonici, per le future installazioni, impedendo ogni possibile via di fuga per cui ognuno oggi, in assenza di regole, si mette dove gli pare scatenando la giungla odierna, e soprattutto ci consentirà di intervenire là dove già oggi sono emerse criticità di saturazione elettromagnetica”, conclude l’assessore.