Rifondazione Comunista richiede l’immediato stop dei lavori, ritendendola “Un’opera sbagliata che prende avvio in piena estate con grave disagio per automobilisti, pedoni, ciclisti e frequentatori della spiaggia libera. Immaginate quale sarebbe stata la reazione se il cantiere fosse partito difronte agli stabilimenti balneari?”: interroga con una nota il segretario provinciale Corrado Di Sante.
“Dove sono i pareri di Soprintendenza, Demanio e Carabinieri Forestali visto che il progetto prevede di consumare arenile e di attraversare la pineta? Basti pensare che i lavori sono iniziati senza l’apposizione della cartellonistica di cantiere e senza le indicazioni di percorsi alternativi per pedoni e ciclisti”, insiste Di Sante.
Su alcune “incongruenze progettuali riguardanti la sicurezza stradale”, invece, punta il dito il gruppo di associazioni: “Per il rialzo della carreggiata stradale per centinaia di metri, con obbligo di moderazione delle della velocità, incoerente con le geometrie stradali adottate; per il tracciato del percorso ciclabile che intersecherebbe più volte il tracciato pedonale e quello veicolare; per l’ipotesi di tracciati ciclabili ondulati che, oltre che incoerenti con la domanda di mobilità sostenibile litoranea, anche consumatori di preziose aree della spiaggia e nella pineta litoranea assolutamente inalienabili”.