Spoltore. Il Comune di Spoltore implementa una nuova agevolazione per i contribuenti in difficoltà economica derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Sarà consentito infatti di pagare l’acconto Imu 2020 senza sanzioni o interessi entro la fine di settembre. Si tratta in ogni caso di un provvedimento che non riguarderà la tassa nel suo complesso, la cui prima rata resta dovuta entro il 16 giugno per tutti i cittadini che non abbiano i requisiti per chiedere l’agevolazione.
L’ultimo consiglio comunale ha intanto approvato il regolamento Tari, rimandando al momento dell’approvazione delle tariffe l’opportunità di ulteriori sgravi. Spiega il sindaco Luciano Di Lorito: “In considerazione delle decisioni governative, che hanno limitato alle strutture ricettive ogni agevolazione sull’Imu, anche per noi non è stato possibile prevedere un’esenzione indiscriminata: abbiamo tuttavia deciso di intervenire in maniera selettiva per venire incontro alle tante persone che stanno pagando le conseguenze economiche del lock-down”.
L’Amministrazione Comunale, con delibera approvata dalla giunta Di Lorito di giovedì scorso, ha disposto dunque la non applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di versamento dell’acconto IMU 2020 entro il 30 settembre 2020: “Per avere accesso al beneficio è necessario attestare, entro il 31 ottobre 2020, di avere avuto difficoltà economiche conseguenti l’emergenza sanitaria” prosegue l’assessore Chiara Trulli.
“Il provvedimento si riferisce, in ogni caso, esclusivamente alla quota di competenza comunale e non considera quindi la quota di competenza statale relativa agli immobili a destinazione produttiva”.
La domanda va presentata, a pena di decadenza dal beneficio, su modello predisposto dal Comune e disponibile sul sito istituzionale www.comune.spoltore.pe.it.
Tra le casistiche considerate la perdita di lavoro, l’essere in cassa integrazione, aver usufruito dei buoni spesa per generi alimentari, la situazione al 31 maggio 2020 del proprio conto corrente bancario. Le imprese, invece, potranno dichiarare i periodi di chiusura imposti dal governo o il calo di fatturato.