Pescara. Fermi i cantieri per la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele e per il rifacimento di via Mazzarino: è l’assessore alla Mobilità Enzo Del Vecchio a svelare che mancano i materiali.
“Lo stop è tecnico, presto i lavori riprenderanno”, chiarisce il vicesindaco, dopo gli allarmi lanciati dai commercianti preoccupati dalle strade inutilmente paralizzate.”Nella mattinata di oggi”, spiega Del Vecchio, “ho incontrato i responsabili tecnici del Comune e, telefonicamente, anche l’impresa che sta svolgendo i lavori su Corso Vittorio per avere notizie circa lo stato dei lavori sulla via e la ragione per cui al momento risultano fermi. Dalla riunione è emerso che lo stop deriva dalla mancanza del materiale particolare di cui è composto il cemento della base stradale, si tratta di giunti di espansione da inserire nella lavorazione del manto stradale che arriveranno entro pochi giorni, al massimo entro l’inizio della settimana prossima. Con l’impresa si è inoltre definito un cronoprogramma per l’ultimazione dell’opera che sarà compiuta entro il 20 luglio, stando alle assicurazioni ricevute dalla ditta”. Fissata a giovedì alle ore 19 un incontro con irappresentanti delle associazioni di categoria dei commercianti e le associazioni cittadine “per commisurare il compimento dell’opera alle aspettative della città”, assicura l’assessore, “affinché il progetto diventi utile alla comunità”.
In merito invece ai lavori su via Mazzarino, “sempre nella mattinata di oggi”, prosegue Del Vecchio, “con i tecnici comunali competenti ho incontrato il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Alessandro Luigini, per conoscere le ragioni che hanno portato la ditta a interrompere anche in questo caso le attività. L’architetto ha spiegato che le somme previste dal progetto sono state assorbite dalla realizzazione della rotatoria che insiste proprio su via Mazzarino, rotatoria che non era ricompresa nel progetto originario e che ha così determinato un ridimensionamento dell’intervento sugli ultimi 50 metri di strada interessata dal progetto. Mi sono impegnato a portare alla prima giunta utile una variante ad hoc che consenta di completare l’intera arteria con costi complessivi sostenibili, attingendo risorse da altri capitoli ove possibile. Si tratta di risolvere un modo di operare che abbiamo purtroppo ereditato, quello”, conclude il vice di Alessandrini, “di appaltare lavori che, com’è accaduto per Corso Vittorio, devono essere modificati in corso d’opera perché non condivisi con la città e non aderenti alle reali finalità per cui sono stati pensato”