Erano le due e mezza del mattino quando una pattuglia delle Fiamme Gialle di Pescara ha fermato per un controllo due uomini che, usciti da un modesto condominio di Montesilvano, discutendo in maniera animata, si dirigevano verso l’adiacente garage, dove era parcheggiata un’autovettura di grossa cilindrata.
I militari hanno subito riconosciuto un 31enne di origini albanesi, gia’ noto per il suo ‘recente passato’ in materia di stupefacenti. L’altro, un 48enne italiano, con piccoli precedenti di polizia, e’ stato identificato nel proprietario di uno degli appartamenti dell’edificio da cui i due uscivano. Le risposte molto evasive e gli evidenti ed immotivati segni di agitazione e preoccupazione dei due hanno insospettito i militari che, dopo una rapida perlustrazione dei dintorni, sono stati colpiti dal forte odore, tipico della marijuana, che proveniva dal seminterrato.
L’immediata perquisizione dei locali ha cosi’ consentito di rinvenire i 30 chili di marijuana confezionati in 16 pani, all’interno di tre sacchi di plastica per l’immondizia, pronti per essere ulteriormente suddivisi e sigillati, destinati al “mercato” locale. Le investigazioni subito sviluppate hanno accertato che i due erano appena rientrati da Valona (Albania). I fermati sono stati pertanto arrestati per traffico di stupefacenti e rinchiusi nel carcere “San Donato” di Pescara. L’arresto e’ gia’ stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari. La marijuana avrebbe reso “sulla piazza” circa 300mila euro.