I primi ad avvistarlo sono stati, a prima mattina, alcuni cittadini, sbalorditi alla vista dell’ungulato di montagna bagnarsi sulla riva del lido Bagni Bruno. Non appena i primi curiosi si sono avvicinati, l’animale si è allontanato fuggendo verso la pineta, in direzione Pescara. I primi ad intervenire, verso le 8, sono stati i carabinieri, seguiti da polizia e Forestale.
Una fuga che ha attraversato l’intera costa montesilvanese, sbarrata solo dal fiume Pescara: arrivato al porto del capoluogo adriatico, infatti, il cinghiale ha trovato riparo sotto i trabocchi. Una scorribanda non troppo tranquilla tanto che un agente di polizia, considerando la pericolosità del cinghiale, ha dovuto esplodere un colpo di pistolla per evitare che il cinghiale provocasse danni a cose o persone.
Dopo essere stato anestetizzato e legato, il personale della Forestale e della polizia lo hanno, infine, catturato sotto gli occhi del questore Paolo Passamonti.
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