Pescara. Sara’ interrogato domani, alle 10.30, al carcere di Pescara, Vincenzo Gagliardi, accusato del tentato omicidio di Carlo Pavone, l’ingegnere informatico di 43 anni che la sera del 30 ottobre scorso e’ stato raggiunto alla testa da un proiettile in viale de Gasperi, a Montesilvano, ed e’ rimasto ferito gravemente.
Ieri l’arresto dell’uomo residente a Chieti e impiegato al centro meccanografico delle Poste di Pescara, amante della moglie della vittima. Secondo gli inquirenti, che ieri lo hannoa arrestato sul posto di lavoro, a incastrarlo sarebbero delle scarpe appartenenti a Gagliardi sulle quali sono state trovate tracce di polvere da sparo compatili con un colpo esploso da un fucile Flobert calibro 9. Nella memoria del suo pc, infine, sarebbero state trovate tracce di ricerche fatte dall’uomo, nelle settimane precedenti alla sparatoria, utilizzando parole chiave come: “distanza per sparare un colpo fatale con un fucile Flober calibro 9”. Inoltre avrebbe effettuato ricerche su internet utili a procurarsi armi di contrabbando.
Sarà l’interrogatorio di domani a rivelare i primi particolari sulla motivazione, sempre ammesso che Gagliardi non si dichiari estraneo ai fatti.