Discarica Bussi, il Tar respinge il ricorso di Montedison

sequestro discarica bussiPescara. Il Tar di Pescara ha respinto il ricorso della Montedison contro il Ministero dell’Ambiente relativo alla discarica di Bussi.

Lo scorso 13 settembre il ministero aveva diffidato l’azienda per la bonifica della megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino. Nella si disponeva che entro 30 giorni la Montedison doveva rimuovere tutti i rifiuti.

L’udienza davanti alla sezione distaccata di Pescara del Tar Abruzzo si era tenuta lo scorso 17 aprile. Il Ministero aveva ingiunto alla Montedison di rimuovere entro 30 giorni i rifiuti tossici dalle aree in cui sono stati sotterrati nei decenni precedenti, in località Tre Monti a Bussi. Sulle vicende di Bussi è in corso in Corte d’Assise a Chieti un processo che riguarda 19 imputati. Il processo ha subito la ricusazione del presidente del collegio ed è in attesa delle nuove date delle udienze.

IL MINISTRO GALLETTI: VERSO DISINQUINAMENTO

La decisione del Tar Abruzzo riconosce la piena legittimita’ del provvedimento ingiuntivo con cui il ministero dell’Ambiente ha chiesto il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione dei rifiuti tossici nelle discariche del comune di Bussi”. Cosi’ il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti commenta la bocciatura, da parte del Tar Abruzzo, del ricorso di Edison sulla bonifica della discarica di Bussi sul Tirino. “Si tratta – ha proseguito Galletti – di un passo importante verso il completo disinquinamento dell’intera area, presupposto imprescindibile per il suo rilancio produttivo”. La sezione staccata di Pescara del Tar Abruzzo mercoledi’ aveva dichiarato “inammissibile e comunque infondato”, il ricorso Edison contro il provvedimento del ministero del 13 settembre 2013 riguardante la discarica. Il provvedimento ordinava a Edison la rimozione di rifiuti depositati nelle discariche realizzate nell’area nel Comune di Bussi, dove e’ localizzato lo stabilimento industriale di proprieta’ della societa’ stessa, il ripristino dello stato dei luoghi e la eventuale bonifica delle matrici ambientali interessate

REALACCI: CHI INQUINA, PAGHI

“Il principio del chi inquina paga e’ sacro e serve sia per quanto accaduto in passato, sia per il futuro per responsabilizzare istituzioni, imprese e cittadini per quanto riguarda i danni alla salute e all’ambiente”. Cosi’ Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera commenta la sentenza del Tar di Pescara che ha respinto il ricorso della Edison contro l’ingiunzione-diffida del ministero dell’Ambiente dello scorso settembre, dove si chiedeva all’azienda di rimuovere in 30 giorni tutti i veleni tossici seppelliti nelle discariche di Bussi sul Tirino e ripristinare la qualita’ del luogo.

Gestione cookie