L’iniziativa è prevista per le ore 12.00, in Piazza D’Albenzio, subito dopo la celebrazione della Santa Messa Pasquale, nella chiesa di San Panfilo.
Una manifestazione suggestiva che, nel rispetto delle tradizioni religiose e culturali, sta a significare la Gioia della Resurrezione e il trionfo della vita sulla morte. Maria Maddalena corre per dare l’annuncio gioioso della Resurrezione del Cristo, ma la Madre, vestita di nero, non crede alla notizia. Solo al terzo tentativo, incredula, si avvia verso il centro della piazza, seguita da San Giovanni apostolo e da Maria Maddalena. È il momento più atteso dalla folla dei fedeli: il figlio risorto va a incontrare la Madre.
Nella stessa mattinata, in Piazza Q. Di Marzio, ci sarà la gara di “Scucchio”. I partecipanti si alternano due a due a colpire, ognuno con il proprio uovo sodo, quello dell’altro prima con una punta e poi con l’altra. Vince l’uovo che non subisce lesioni e chi perde deve cedere il suo al vincitore. In caso di una rottura per parte la gara finisce in parità e ciascun giocatore conserva il proprio uovo.
Terminata la competizione, l’uovo rotto finisce nel cesto del vincitore, la cui soddisfazione consiste non nel possederlo ma nel dimostrare di aver conseguito la vittoria nel maggior numero di sfide. Per antica consuetudine, infatti, il bottino finisce in una specie di cestone collettivo che nel pomeriggio di Pasqua viene messo a disposizione di tutti nella tradizionale festa che si svolge davanti al Convento, dove le uova sode vengono consumate accompagnate dal buon vino locale.
“Ci sono tradizioni che non vanno disperse – ha affermato il sindaco Luciano Di Lorito -, ma valorizzate e tramandate alle nuove generazioni, perché raccontano la storia di un Paese e del suo popolo. Così come è stato fatto finora, la sacra rappresentazione de ‘La Madonna che corre’ e l’antico gioco di origine contadina, quale appunto è lo ‘Scucchio’, vanno preservati al meglio”.