Doveva essere un parco ecosostenibile ma dal giugno 2009 è chiuso: il Parco dell’Infanzia di via Tavo “da cinque anni a questa parte”, come sottolinea il consigliere comunale Pd Antonio Blasioli, “vive nel completo abbandono, in preda di tossici e vandali”.
Struttura abbandonata e cancello chiuso, ecco come si presenta il piccolo polmone verde immerso nel quartiere popolare di Rancitelli, a far da specchio allo scheletro del palazzo Clerico e impossibilitato a riflettere luce sul “buio” Ferro di Cavallo.
Inizialmente la protesta, durata diversi giorni, del giovane Andrea D’Emilio, asserragliato notte e giorno nell’area chiusa al pubblico, aveva prodotto la promessa di un appalto per la riqualificazione delle strutture, “ma da allora”, rimarca Blasioli, “sono passati mesi e la situazione è sempre la stessa. La porta dello stabile è sventrata, le finestre divelte e dentro la struttura si notano rifiuti un pò dovunque. Completamente rovinata è anche la strada di accesso.
“Alla mancata fruibilità del parco si somma poi il danno per le abitazioni circostanti”, prosegue il democratico, “abituate a convivere con una struttura che è solo ritrovo di tossici. Occorre non perdere altro tempo, fare l’affidamento dei lavori (stimati in circa 40mila euro) e poi pensare ad una gestione che faccia vivere veramente quel parco”.
Pochi metri più in là, inoltre, un altro episodio di abbandono urbanistico della zona: la pista ciclabile realizzata contestualmente alla Strada Pendolo. “Dall’inaugurazione del 13 luglio 2010″, conclude Blasioli, ” numerosi sono state le richiesti e i sopralluoghi per installare dei cordoli che vietassero il passaggio delle autovetture sulla pista ciclabile. Tutto è rimasto lettera morta e così ora quella pista ciclabile è completamente distrutta ed affiorano ferri un po’ dappertutto”.