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Spoltore con Coldiretti per la tutela dell’agroalimentare Made in Italy

Spoltore. Garantire la filiera agricola: la giunta approva l’iniziativa di Coldiretti e adersice alla campagna per la difesa dell’agroalimentare Made in Italy.

Il Comune di Spoltore aderisce all’iniziativa di tutela del “Made in Italy”, promossa dalla Federazione provinciale Coldiretti Pescara. “L’obiettivo è ben specificato nella delibera di Giunta approvata ieri (mercoledì 19 marzo): garantire gli interessi delle imprese della filiera agroalimentare che operano sul territorio e favorire lo sviluppo del Paese, soprattutto sotto il profilo del livello di sicurezza e controllo degli alimenti” – ha spiegato il sindaco Luciano Di Lorito.

Nello specifico, condividendo la proposta della Coldiretti l’Amministrazione comunale intende sollecitare il Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali e il Ministro della Salute a rispettare quanto imposto dal regolamento della Commissione europea sull’obbligo di indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni suine. Inoltre, si propone di attivare i decreti di attuazione della legge numero 4 del 3 febbraio 2013 per introdurre l’obbligo di etichettatura delle carni suine e di avviare opportune campagne di informazione per gli organi di controllo e per i consumatori su tali normative.

“È necessario promuovere iniziative mirate, al fine di prevenire le pratiche fraudolente ai danni del Made in Italy e assicurare la più ampia trasparenza delle informazioni relative ai prodotti alimentari, ai processi produttivi e all’effettiva rintracciabilità degli alimenti – ha sottolineato l’Assessore al Commercio Chiara Trulli -. La nostra adesione alla campagna della Coldiretti segue un percorso avviato dall’Amministrazione fin dai primi mesi del suo insediamento e mira a salvaguardare e a valorizzare il settore agricolo e le eccellenze del territorio”.

Altro punto importante di questo provvedimento è quello di impedire l’uso improprio di risorse pubbliche per finanziare progetti o imprese che possano alimentare il fenomeno del finto Made in Italy, introducendo fattori di concorrenza sleale per le imprese italiane e pregiudicando gli interessi dei cittadini e dei consumatori.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla Coldiretti: “un ulteriore tassello nel nostro progetto di costruzione della filiera agricola italiana – ha affermato il presidente della Federazione provinciale della Coldiretti Chiara Ciavolich – e, a tal proposito, risulta essere di grande importanza il sostegno delle Pubbliche Amministrazioni che credono nel valore del Made in Italy alimentare”.