Disturbi alimentari tra gli adolescenti: al via un progetto nelle scuole pescaresi

Pescara. Sono circa diecimila le famiglie abruzzesi alle prese con un disturbo alimentare adolescenziale. L’Abruzzo è inoltre la quarta regione in Italia per presenza di obesità infantile, che può insorgere dai tre anni in su e spesso sfugge ai genitori.

Partendo da questi dati, in occasione della Giornata nazionale dei Disturbi Alimentari, che si celebra il 15 marzo, la Provincia di Pescara ha deciso di aderire al progetto “Semi di te” promosso dal centro medico sportivo Bimbinsalute di Spoltore, che prevede il coinvolgimento anche delle scuole superiori, come annunciato dal presidente Guerino Testa, affiancato dal suo vice, Fabrizio Rapposelli.

“La situazione nel Paese è allarmante, sul fronte dei disturbi alimentari – si legge in una nota dell’ente -. Sono 2,2 milioni le adolescenti che, in Italia, hanno problemi con il cibo ma solo il 40% lo ammette e soltanto il 6% prende parte ad un percorso terapeutico. Curarli è possibile, ma è necessaria una diagnosi precoce ed un intervento terapeutico corretto e multidisciplinare, a cui penserà sul territorio pescarese l’associazione Bimbinsalute che ha ideato ‘Semi di te’”.

Il progetto, illustrato da Francesca Vallescura, Simona e Monica Capodicasa, prevede diverse azioni mirate. Sarà realizzato, in collaborazione con gli studenti dell’istituto d’arte, un cortometraggio su queste tematiche, per non far sentire solo chi soffre, e saranno istituiti centri di ascolto gratuiti nelle scuole, per dare la possibilità ai giovani di rivolgersi agli specialisti di Bimbinsalute: in questo modo gli adolescenti avranno la possibilità di avere un primo approccio direttamente a scuola con gli esperti che poi forniranno, nei locali del centro (viale Europa 126, Spoltore), un sostegno psicologico, nonché medico, non solo ai giovani ma anche ai genitori, singolarmente e di gruppo, e promuoveranno dei laboratori creativi. L’approccio sarà multidisciplinare. Questa prevenzione viene definita secondaria ed è mirata, cioè, a far arrivare messaggi a chi vive già un disturbo alimentare, che può essere di vario genere. Tra le ragazze abruzzesi (età 10-25 anni) l’incidenza è la seguente: anoressia nervosa 0,2-0,8%, bulimia nervosa 3%, disturbo d’alimentazione incontrollata 1%, disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati 3,7 – 6.4%, obesità 32%, sovrappeso 32%.

“Massima attenzione, dunque – ha detto Testa – ai nostri giovani che mostrano le loro difficoltà attraverso i disturbi alimentari. Con questo progetto non solo sollecitiamo una riflessione profonda ma promuoviamo anche una azione concreta in favore dei ragazzi, per farli uscire da un momento buio”. Testa ha annunciato che nelle scuole saranno distribuiti 16mila centimetri, realizzati dalla Provincia. “Un piccolo ma significativo simbolo di queste patologie, necessario a far capire agli adolescenti che le misure fisiche, il peso, non sono fondamentali, mentre è importante scoprire le cause del disagio e della sofferenza che sono alla base dei disturbi alimentari”.

In occasione del 15 marzo sul sito della Provincia resterà “esposto” un fiocchetto di colore viola.

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