Pescara. Il Collegio dei Revisori dei Conti fa tremare Palazzo di Città: allarme tracollo finanziario. Ma Filippello rassicura: “Nessun dissesto, la Tares inietta liquidità”.
Potrebbe essere un’avvisaglia di dissesto finanziario la nota del Collegio dei Revisori dei Conti inviata al Comune di Pescara sul corretto uso delle anticipazioni di cassa e delle somme a uso vincolato, se collegato ad una certa vuotezza nel contenuto delle casse di Palazzo di città. “Non è così”, precisa invece l’assessore comunale alle Finanze Filppello, che accoglie “la nota del Collegio come un invito a essere sempre opportunamente cauti nella gestione delle risorse pubbliche”. “Ma possiamo rassicurare sin d’ora”, aggiunge, “che non ci sarà alcun dissesto, né alcuna crisi di liquidità: a oggi le uniche sofferenze”, spiega l’assessore, “sono determinate dall’incertezza delle scadenze dei pagamenti tributari, un problema che sicuramente non riguarda solo Pescara, ma l’intero Paese, incertezza che oggi non può essere risolta visto che ogni sei mesi il Governo modifica l’entità e la regolamentazione dei nostri tributi”.
Sarebbero, a detta del tesoriere del Municipio, addirittura fluenti e costanti i flussi di cassa in entrata per quanto riguarda la Tares, “segno”, sostiene Filippello, “che molti cittadini hanno deciso di ‘diluire’ i pagamenti, e soprattutto a breve rientreranno nelle nostre casse crediti che vantiamo dallo Stato, a partire dai rimborsi per la gestione del Tribunale”.
“Non ci sarà alcun dissesto, non avremo crisi di liquidità, e stiamo piuttosto lavorando”, conclude tranquillo l’assessore alle Finanze, “per regolarizzare le scadenze tributarie e tornare a quella situazione di stabilità su cui potevamo contare sino a tre anni fa”.