Bussi, petizione on-line per la bonifica del sito inquinato

Pescara. Una petizione per chiedere l’avvio delle bonifiche a Bussi e in Valpescara e per far realizzare l’indagine epidemiologica coinvolgendo l’Istituto Superiore di Sanità: a lanciare l’iniziativa è il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che raccoglierà le firme sia in forma cartacea sia attraverso il sito www.avaaz.org.

Passa per questo link:

 https://secure.avaaz.org/it/petition/Ministri_dellAmbiente_e_della_Salute_Presidente_della_Regione_Abruzzo_DISASTRO_AMBIENTALE_IN_VALPESCARA_SI_A_BONIFICA_E_/

l’ultima iniziativa del Forum abruzzese per l’Acqua per sollecitare la bonifica del sito inquinato di Bussi. Con questa petizione on line, gli ambientalisti intendono raccogliere quante più firme possibili da presentare ai Ministri dell’Ambiente e della Salute, al Presidente della Regione Abruzzo e ai sindaci dei comuni della Valpescara ed esercitare pressione sul processo di messa in sicurezza della maxi discarica, dopo aver accertato che quante ne fuoriesce continua ad arrivare fino all’Adriatico passando per i fiumi.

“Nei giorni scorsi”, ha spiegato stamani in conferenza stampa Augusto De Sanctis, del Forum Acqua, “abbiamo dovuto commentare l’ennesima cattiva notizia riguardante l’ambiente della Valpescara, lo sversamento in soli sei giorni nell’Adriatico di 1,45 tonnellate del pericolosissimo esacloroetano trascinato dal fiume Pescara in piena a valle dall’area inquinata di Bussi. Qualche settimana fa siamo stati noi a divulgare un documento dell’Agenzia Sanitaria Regionale sulla prevalenza dei tumori nella valpescara, con dati assolutamente preoccupanti circa lo stato della salute dei paesi di Bussi e Popoli e dell’area metropolitana di Pescara”.

Impietosi i numeri riguardanti anche i tempi: “Sono passati 10 anni dalle prime segnalazioni che evidenziavano ufficialmente una condizione di inquinamento sconvolgente”, prosegue De Sanctis, “7 anni dal sequestro della discarica di Tremonti, avvenuto a marzo 2007, 6 anni dalla perimetrazione dell’intero sito, compresa l’area industriale e altre discariche, come Sito di Interesse nazionale per le Bonifiche da parte del Ministero dell’Ambiente. Ad anni di distanza di bonifiche neppure l’ombra e qualche mese fa la scoperta che neanche i sistemi di trattamento delle acque per la messa in sicurezza di emergenza erano pienamente efficienti, con conseguente inchiesta della Procura che ha ritenuto attendibile un mio esposto del maggio 2013”
“Facciamo appello ai sindaci della Valpescara”, ha aggiunto Renato Di Nicola, “affinché si impegnino a garantire la realizzazione di un’approfondita analisi epidemiologica con il coinvolgimento di organismi scientifici nazionali, come l’Istituto Superiore di sanità. Oggi invece scopriamo che l’Agenzia sanitaria sta ancora discutendo il metodo da adottare per realizzare le nuove indispensabili indagini. Siamo noi cittadini a far emergere dati e monitoraggi esistenti, sia di carattere ambientale che sanitario, che rimangono chiusi in cassetti e armadi degli enti che ci dovrebbero tutelare. Per questo”, conclude, “vogliamo che siano convocati tavoli di lavoro sull’indagine epidemiologica aperti alla partecipazione delle comunità della Valpescara e dei gruppi che in questi anni stanno lottando per la difesa dell’ambiente e della salute di un territorio, quello tra Popoli, Chieti e Pescara dove vivono 500.000 cittadini”.

IL TESTO DELLA PETIZIONE

DISASTRO AMBIENTALE IN VALPESCARA: VOGLIAMO LE BONIFICHE E L’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Ai Ministri dell’Ambiente e della Salute

Al Presidente della Regione Abruzzo
Ai Sindaci dei comuni della Valpescara

La frequenza dei tumori in diverse aree della val Pescara è superiore alla media regionale. A Bussi si registra fino ad un + 70%, a Popoli + 29%, a Pescara +18%, a Francavilla al Mare + 20%, a Spoltore +15%, a Montesilvano + 9%.
Questi dati sono contenuti in uno studio realizzato dall’Agenzia Sanitaria Regionale nel 2012, un documento reso pubblico solo grazie all’azione del Forum abruzzese dei Movimenti per l’Acqua.
La val Pescara, comprese le città di Chieti e Pescara, è fortemente inquinata. Il Sito Nazionale di Bonifiche di Bussi costituisce un vero e proprio disastro di immani proporzioni con decine di sostanze tossiche e cancerogene che contaminano la falda e milioni di metri cubi di terreno. Alcuni di questi inquinanti, come l’esacloroetano e il mercurio, arrivano addirittura a tonnellate fino al mare trascinati a valle dal fiume Pescara.
L’area industriale di Chieti scalo è stata riconosciuta come Sito di Interesse Regionale per le Bonifiche: anche in questo caso terreni e falde sono pesantemente contaminati. Infine la bassa val Pescara ha una qualità dell’aria scadente con altissimi valori di polveri sottili.
SIAMO PREOCCUPATI PER QUESTA SITUAZIONE! Chiediamo, quindi:
1)l’avvio immediato delle operazioni di bonifica a Bussi, a partire dalla discarica Tremonti, e Piano d’Orta e nelle altre aree inquinate della valle nonché il risanamento della qualità dell’aria;
2)la realizzazione di un’approfondita indagine epidemiologica coinvolgendo l’Istituto Superiore di Sanità, operando nella massima trasparenza e dando la possibilità a comitati e associazioni di partecipare ai tavoli di lavoro;
3)la realizzazione del Registro regionale dei tumori e delle malattie riconducibili all’esposizione ad inquinanti.

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