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Pescara, diffamazione: Martorella portato in tribunale da un giornalista

Pescara.  Comincerà domani mattina al Tribunale di Pescara, dinanzi al giudice di pace Michelangelo Mayer, il processo penale per diffamazione ad Antonio Martorella, l’ex calciatore ed ex assessore al Lavoro e Formazione della Provincia di Pescara, carica dalla quale s’è dimesso pochi giorni fa per potersi candidare alle prossime elezioni regionali abruzzesi.

Martorella è stato querelato nel maggio 2013 dal giornalista Pierluigi Spiezia a seguito della presunta diffamazione subita da quest’ultimo durante la riunione del Consiglio provinciale di Pescara del 6 marzo 2013. Spiezia, in particolare, a gennaio 2013 aveva pubblicato due articoli sul settimanale “Pescara Pescara” nei quali denunciava alcuni gravi problemi di funzionamento del Centro per l’Impiego provinciale. Il giornalista pescarese evidenziava soprattutto che a fine dicembre 2012 il Cpi di Pescara era stato costretto a sospendere all’utenza importanti servizi d’informazione, assistenza e orientamento affidati a personale esterno e con contratti (43), appunto scaduti il 31 dicembre 2012.

L’articolo denunciava – fra l’altro – il fatto che servizi fondamentali del Cpi dovrebbero essere affidati a personale di ruolo, fra i tanti a disposizione del settore Lavoro e Formazione che ha l’assessorato (oltre 40). Martorella, nella seduta consiliare del 6 marzo 2013 accusò Spiezia, tra l’altro, di essere un giornalista assoldato dalla consigliera Antonella Allegrino, parlando di “disonesta intellettuale incredibile”. E proseguiva: “E’ vergognoso che un giornalista assoldato, si armi, faccia un articolo su free-press e da qui scaturisce un’interrogazione, è di una disonesta’ intellettuale incredibile…Io non mi calmo davanti a questa vergogna, questa è una vergogna?”.

Il rinvio a giudizio di Martorella era stato disposto dal procuratore capo della Repubblica Federico De Siervo.