Pescara. Procedon a singhiozzo i lavori nel parco Di Cocco di viale Pindaro. A fine mese scade il termine per la riconsegna ma le opere sembrano in forte ritardo. Pignoli (Fli) deuncia: “Cittadini pronti a protestare di nuovo”.
Il cartello che riporta i dettagli del cantiere parla del 27 febbraio come termine per la riconsegna dei lavori del parco dell’ex caserma Di Cocco, eppure le opere nell’area verde di viale Pindaro sembrano ancora in alto mare. “C’è da essere preoccupati, considerando le condizioni attuali”, denuncia il capogruppo di Fli al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che già la settimana scorsa aveva denunciato come il parco Pacca di via Colle di Mezzo fosse ancora chiuso, nonostante siano stati da tempo completati i lavori al su interno.
Ma ancora prima, qualche mese fa, Pignoli con i residenti della zona dello stadio aveva organizzato un presidio dinanzi ai cancelli per protestare contro la chiusura anticipata del parco, molto prima dell’avvio dei lavori. “A rimetterci sono i ancora i cittadini della zona stadio”, prosegue il consigliere comunale, “che non possono beneficiare di un parco che rappresenta un punto di riferimento per molti residenti e per i tanti proprietari di cani che usufruiscono, anzi usufruivano, fino a qualche mese fa, del grosso spazio verde per far sgambettare e fare i bisogni ai loro animali. Tutto questo da tempo non è più possibile, con un grosso disagio per giovani e meno giovani che sono stati privati per troppo tempo di questa struttura”.
I residenti, quindi, sarebbero pronti a tornare a manifestare: “Siamo pronti”, assicura Pignoli, “a torare nuovamente in strada a protestare se il parco della ex caserma di Cocco non verrà riaperto al più presto, considerando la chiusura anticipata e dei lavori che sono ancora in alto mare”.