Pescara. Maxi furto di “oro rosso” dal deposito di Rete ferroviaria italiana. Sei quintali di rame rubati in via Salara Vecchia dagli “specialisti” nel campo.
Si potrebbe tranquillamente ipotizzare che siano degli specialisti e che abbiano minuziosamente studiato il “colpo”, i responsabili del maxi furto di rame avvenuto la scorsa nottte nella sottostazioen elettrica di Rete ferroviaria italiana in via Salara Vecchia, tra la Tiburtina e San Donato. Ben 600 chili di “oro rosso” prelevati, tra bobine e grossi cavi tranciati, custoditi nei locali di Rfi.
I ladri sono riusciti a raggiungere una delle due palazzine, precisamente l’unica non protetta da sistema di allarme, dopo aver aperto il cancello dell’area dove sono conservati i mezzi da lavoro. Poi hanno tolto le guarnizioni delle porte antipanico e le hanno aperte con un chiavistello, hanno prelevato il rame e sono spariti nel nulla senza lasciare traccia alcuna né impronte digitali, ben curandosi di indossare dei guanti.
L’allarme è scattato questa mattina, quando gli operai si sono resi conto dell’accaduto e hanno avvertio la polizia ferroviaria, coordinata da Davide Zaccone. Sul posto per le indagini sono intervenuti anche gli uomini della Scientifica, che non potranno contare sulle immagini di sorveglianza: non c’è, infatti, alcun impianto video a vigilanza dell’area.
