L’esplosione, avvenuta nella sala da pranzo di un’abitazione in una palazzina di tre piani, sarebbe stata causata dall’otturazione di una valvola del serbatoio dell’acqua del termocamino.I feriti, tutti della stessa famiglia, erano riuniti per il pranzo di Natale, al seminterrato di un’abitazione in contrada Astignano. L’esplosione è avvenuta nel primo pomeriggio, quando il pranzo si stava per concludere. Il più grave è una 32enne che ha riportato “ferite lacero contuse all’arto superiore destro e grandi ustioni” e, dopo essere stata medicata a Pescara, è stata trasportata in prognosi riservata all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Altri due, una 61enne che ha riportato ustioni di secondo grado sul 40% del corpo ed una 37enne con un ematoma al capo, una frattura allo zigomo, ampie ferite lacero contuse al volto ed ustioni di secondo grado su circa il 40% del corpo, sono ricoverati rispettivamente nei reparti di Chirurgia e Neurochirurgia dell’ospedale del capoluogo adriatico. Gli altri si trovano nel reparto di osservazione breve dell’ospedale di Chieti: si tratta di un 68enne con ustioni di secondo e terzo grado al braccio ed al petto, di una 34enne e di una 39enne residente a Faenza. Per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto sono al lavoro i Carabinieri della stazione di Pianella e quelli della Compagnia di Pescara, agli ordini del capitano Claudio Scarponi.